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Palermo, Dionisi contestato dai tifosi e a rischio esonero
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Un altro weekend complicato per i rosanero, che al Barbera nella 26esima giornata di Serie B trovano un altro pareggio contro il Mantova, rimandando ancora una volta l'appuntamento con la vittoria. Finisce 2-2, con Pohjanpalo che al 68' realizza la rete del definitivo pareggio prima dell'espulsione di Ceccaroni, che lascia i siciliani in inferiorità numerica a difendere il risultato.
Le attenuanti ci sono ma non bastano al pubblico del Barbera. Il Palermo non vince dallo scorso 19 febbraio contro la Juve Stabia, da lì le sconfitte con Reggiana e Pisa, il rocambolesco pareggio di La Spezia e ultimo quello contro il Mantova. E al fischio finale è esplosa la contestazione.
DIONISI CONTESTATO - Bersaglio dei fischi piovuti dalle tribune del Barbera è stato Dionisi, da diverse settimane nel mirino dei tifosi. Contro il Mantova i primi mugugni sono arrivati già all'84', quando sul risultato di 2-2 e con il Palermo sotto di un uomo il tecnico ha deciso di togliere Pohjanpalo, l'autore del pareggio, per inserire Vasic, un centrocampista. Al fischio finale, poi, il volume della contestazione si è alzato.
RISCHIO ESONERO - Non solo la contestazione però, secondo quanto appreso da Calciomercato.com, ora la posizione di Dionisi è in bilico ed è forte il rischio di un esonero nelle prossime ore.
LE PAROLE DI DIONISI - Al termine di Palermo-Mantova, Dionisi ha parlato in zona mista: ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
"Ho tolto Pohjanpalo perché eravamo in dieci e dovevo fare qualcosa per aiutare la squadra. Magnani stava in campo nonostante un problema alla coscia, non era giusto togliere un difensore in quel momento: vedevo anche io che stavamo attaccando, ma difendevamo in pochi. C'era da correre ai ripari per essere più equilibrati tra tutte e due le fasi: dovevo scegliere chi togliere tra i due attaccanti e ho optato per Pohjanpalo".
"Cosa rispondo a chi mi chiede di andare via? Lo accetto, faccio questo mestiere e mi assumo tutte le responsabilità. Non sono io a fare o subire gol, i ragazzi sono stati bravi e lo hanno dimostrato giocando in dieci per mezz'ora. Non dimentico la partita dell'andata, il Mantova ci aveva fatto correre più in quella circostanza rispetto ad oggi. Dispiace per quello che qualcuno pensa di me: se i risultati non sono all'altezza, è normale che si trovino dei responsabili".
"Se mi sento in bilico? Da quattro mesi sembra che sia così. Io rispondo per le prestazioni, quello dell'allenatore è un mestiere precario: non sono contento, ma sono sereno".
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Certo che fare peggio di questo allenatore sembra molto difficile. Pure un cieco si accorgerebbe...