Pagellone di B: Brocchi insufficiente, Orsato da 3. Menez esalta, ma il 10 va a Marchetti
Torna la Serie B, torna il Pagellone di giornata (sottolineiamo di giornata!). Ecco tutto il meglio, e il peggio, del weekend.
10 Stefano Marchetti: un direttore sportivo da 10, che ogni anno smonta e rimonta un giocattolo. Il campionato è lungo, ma ancora una volta dimostra di aver pescato bene dalle serie inferiori. Vedi Donnarumma dal Monopoli, vedi Ogunseye dall'Olbia: ogni anno la stessa storia, Marchetti fa delle sorprese certezze.
9 Alessio Dionisi: una grande stagione, quella scorsa, sulla panchina del Venezia; ora parte alla grande a Empoli: 2-0 in casa del Frosinone finalista playoff, Mancuso-La Mantia-Moreo che brillano, con l'intuizione di mettere l'ex Palermo, con la 10 sulle spalle, a fare il trequartista. Dionisi ha subito messo la sua firma.
8 Etrit Berisha: in B è un fattore. E infatti ipnotizza Gytkjaer dagli 11 metri, salvando la Spal contro il Monza. Avere un estremo difensore così è un'ottima base per puntare alla pronta risalita nel massimo campionato.
7 Jeremy Menez: la continuità non è mai stata il suo forte, a maggior ragione ora che ha 33 anni. La qualità, però, beh... quella non ha età! Gioca a tutto campo e fa un gol dei suoi nel secondo tempo (foto profilo Instagram della Reggina): dribbling a rientrare da destra, con un doppio tocco che incanta i difensori avversari, ed è 1-0. Il primo, alla prima, in B.
6 Vincenzo Fiorillo: il Pescara riparte dal suo capitano, che si esalta con due super parate che salvano il Delfino contro il Chievo. In particolare l'ex Samp si esalta su Fabbro: diagonale al limite dell'area piccola, l'1 pescarese salva col piede.
5 Christian Brocchi: le due punte sono un diktat presidenziale, un leitmotiv di Silvio Berlusconi che tanto fortune ha dato al Milan. Già dalla scorsa stagione, però, il tecnico dei brianzoli insiste con due prime punte, due centravanti: l'anno scorso erano Brighenti e Marchi (poi è arrivato Mota), quest'anno Maric e Gitkjaer (che sbaglia un rigore contro la Spal). Troppo... centravanti, seppur moderni, per giocare insieme, tandem quasi anacronistico, tanto che il primo scambio efficace arriva al 49esimo. E infatti dal mercato arrivano l'eclettico Boateng e Marin dalla Dinamo Zagabria.
4 Alessandro Nesta: la promozione è stata sfiorata, ma ora è una nuova stagione e partire col piede sbagliato sicuramente non aiuta. E' vero, l'ex Perugia e Miami FC è un diesel che parte piano e viene fuori alla distanza, ma la sensazione è che già la scorsa stagione avesse tirato fuori il meglio che c'era dal suo Frosinone.
3 Daniele Orsato: sì, l'arbitro dell'ultima finale di Champions League è in Serie B per arbitrare il debutto del Monza di Berlusconi nel campionato cadetto. Il rigore dato ai brianzoli, però, pare eccessivo: è Sampirisi che allarga il piede per cercare il contatto con Dickmann.
2 Alessandro Plizzari: l'estremo difensore della Reggina, arrivato dal Milan, subito titolare al posto di Guarna, titolare della cavalcata in B. E il classe 2000 ha gravissime colpe sul gol del pareggio della Salernitana: Casasola crossa, ma la palla va sotto il sette. Una lettura sbagliata che toglie la vittoria alla Reggina. Poi, nel recupero, un'altra uscita che avrebbe potuto rovinare anche l'1-1 finale.
1 Jesse Joronen: esco e non esco, la cosa peggiore che può pensare un portiere. Ed è quello che succede al portiere del Brescia dopo pochi minuti, che infatti si fa bucare dal colpo di testa di Cavion, che morbidamente lo supera.