INTRODUZIONE: L’arrivo di Massimo Ferrreo ha portato in dote alla Sampdoria un mercato insolitamente frizzante anche nei numeri. Sono arrivati undici nuovi giocatori, escludendo il ritorno dei prestiti, e ne sono partiti altrettanti. Il saldo è positivo e il ritrovato entusiasmo ai piani alti ha coinvolto anche i tifosi. Unica pecca vera e propria del presidente è stato l’annuncio di una sorpresa mai arrivata. Ferrero è nuovo del calcio, ha provato una “sparata”, l’errore non si ripeterà.

ARRIVI: Nessuna sorpresa eclatante ma tante buone operazioni. In porta è arrivato Viviano per sostituire il contestato Da Costa. Non gioca da tempo ma l’approvazione di Mihajlovic è un buon punto di partenza per lui confermato dalla maglia ottenuta contro il Palermo. In difesa Silvestre è l’uomo di esperienza che il mister voleva dopo aver visto tramontare i nomi di Samuel e Campagnaro. Gli approdi di Cacciatore, Romagnoli e Mesbah danno profondità alla rosa. A centrocampo un bel mix tra gioventù ed esperienza. Marchionni si candida insieme a Palombo al ruolo di uomo spogliatoio. Duncan è in rampa di lancio anche se trovare spazio non sarà facile. Il vero e proprio “colpo” dell’estate è Bergessio. Arrivato con un assegno da circa 4 milioni ha dato entusiasmo alla piazza ma Mihajlovic gli preferisce Okaka. Sarà fondamentale nei finali di partita. Incuriosisce Fedato, nel precampionato ha fatto vedere ottime cose. Infine i giovani; ne sono arrivati tanti: Baumgartner, Blanco e Djordjevic i più interessanti. Li ha portati Pecini, lo scopritore di Obiang e Icardi. Ne sentiremo parlare.

CESSIONI: L’addio più doloroso è stato quello del campione del Mondo Mustafi. Impossibile trattenerlo dopo le partite in Brasile ma la cessione ha fatto comunque sorridere le società: alla fine sono arrivati dal Valencia nove milioni di euro, il prezzo giusto fissato fin dalla fine del campionato. Il punto in più per il mercato blucerchiato va alla cortina di ferro messa tra Bogliasco e altri lidi per i titolari migliori. La permanenza di Gabbiadini e di De Silvestri sono stati i primi veri acquisti di Massimo Ferrero. Il neo sull’ottimo lavoro di Osti è Romero. Il pesante ingaggio da 1,7 milioni di euro è rimasto a bilancio a Corte Lambruschini, ora bisognerà trovare una soluzione per la rescissione già accennata ma subito rifiutata da Mino Raiola.

BILANCIO: Il saldo è praticamente nullo. I nove milioni arrivati in cassa dalla cessione di Mustafi sono stati reinvestiti per lo più con l’assegno sganciato al Catania per Bergessio da circa 4 milioni di euro. Gli altri sono stati utili per Campana che va al Porto per provare a trovare nuovi spazi e per Duncan che rimarrà in prestito per due anni.

VOTO: 6.5. Sufficienza piena meritata per Massimo Ferrero e i suoi collaboratori. Fare di più sarebbe stato difficile, giusto lasciare la presa su Balanta e rimandare il discorso a gennaio. Per il resto le operazioni sono state decise a tavolino con l’approvazione di Mihajlovic. I meriti sono di aver trattenuto per larga parte i migliori della scorsa stagione, tra i meno la gestione del caso Romero che appesantisce il monte ingaggi.