Pagelle calciomercato Milan
Non ci siamo risparmiati quando si è trattato di criticare l'attuale gestione del mercato in casa Milan da parte di Adriano Galliani, come testimonia anche l'ultimo Milanmania con cui avevamo sottolineato in maniera negativa le modalità delle operazioni Torres e van Ginkel, avanzando anche dubbi di natura tecnica sullo spagnolo. Per onestà intellettuale è doveroso però fare un'analisi più organica della sessione che si è conclusa nella tarda serata del 1° settembre e riconoscere che, con un budget a disposizione inesistente, il plenipotenziario rossonero ha consegnato a Filippo Inzaghi rinforzi che migliorano indubbiamente la qualità media della rosa. E nella compilazione di questa pagella non possono essere sottaciute le importanti operazioni in uscita che, se da un lato hanno liberato il nuovo allenatore di giocatori non più utili alla causa, dall'altra hanno consentito di portare a casa un sensibile risparmio alla voce stipendi e di tamponare la mancanza di introiti dalla Champions League.
ARRIVI - Il mercato appena concluso porta in dote un elemento che risolve l'atavico problema al ruolo del portiere, perchè, per quanto l'investimento sull'ingaggio sia stato molto oneroso, Diego Lopez va considerato una certezza. Gli arrivi a costo zero di Alex, Menez e Torres sono operazioni intelligenti dal punto di vista finanziario, per quanto permangano delle perplessità sulla resa in campo nell'arco dell'intera stagione (soprattutto per l'ex attaccante di Mourinho) di tre calciatori messi alla porta senza troppi complimenti da formazioni molto importanti come Paris Saint Germain e Chelsea. La chicca Bonaventura in dirittura d'arrivo regala a Inzaghi uno dei migliori esterni del nostro campionato, un giocatore che con la sua qualità può rivelarsi una carta davvero preziosa. La pecca? L'assenza di un vero giocatore di qualità a centrocampo e la telenovela Cerci che ha messo a nudo, facendo una pessima pubblicità ad un club del blasone del Milan, le attuali ristrettezze economiche.
PARTENZE - L'input della proprietà era molto chiaro. Senza Champions League, urgeva abbattere il monte stipendi (troppo pesante per una squadra che da un paio di stagioni non è più competitiva ai massimi livelli) e rientrare dei mancati ricavi dalla partecipazione alla Champions League, circa 30 milioni di euro. Galliani si rimboccato le maniche ed è riuscito quasi completamente nell'impresa di sbarazzarsi dei giocatori più pagati, quelli che guadagnavano dai 4 milioni di euro in su, bonus compresi. Via Kakà, via anche Robinho dopo una trattativa estenuante che durava da anni e, con i buoni uffici di Mino Raiola, è stata trovata una sistemazione persino per l'"invendibile" Balotelli, il cui passaggio al Liverpool frutta anche una piccola plusvalenza nel prossimo bilancio, al netto degli ammortamenti. I tifosi hanno benedetto la partenza di Constant, uno dei giocatori più discussi e criticati, e hanno accarezzato per un attimo l'idea di liberarsi pure di Zaccardo. Il neo? La partenza di un giovane (classe '95) di prospettiva come Cristante, ceduto per esigenze di cassa, per fare spazio a un giocatore di 3 anni più anziano (van Ginkel), che a Milano sarà solo di passaggio.
BILANCIO - Un mercato complessivamente positivo, se si considerano le premesse che lo avevano accompagnato. E' mancato il colpo a sensazione in mezzo al campo e anche sugli esterni, senza la partenza di Abate, non è stato possibile consegnare all'allenatore un giocatore più affidabile dell'alternativa Armero. Pessima anche la gestione del portiere, col povero Agazzi scaricato dopo una sola amichevole andata male per fare spazio ad un portiere (Diego Lopez) di 33 anni che comporterà un investimento di 20 milioni lordi fino al 2018.
VOTO: 7 - Si era partiti in un clima di sfiducia generalizzato e per diverse settimane alla voce entrate si registravano solo i nomi di parametri zero come Agazzi, Alex e Menez. Il Condor Galliani ha rimediato nelle battute finali, dimostrando che, almeno nella realtà italica, la sua fitta rete di contatti e amicizie può ancora produrre colpi calibrati e, nel caso di Torres, utili per il marketing.
Le pagelle del mercato Serie A di Xavier... di calciomercatocom
ARRIVI - Il mercato appena concluso porta in dote un elemento che risolve l'atavico problema al ruolo del portiere, perchè, per quanto l'investimento sull'ingaggio sia stato molto oneroso, Diego Lopez va considerato una certezza. Gli arrivi a costo zero di Alex, Menez e Torres sono operazioni intelligenti dal punto di vista finanziario, per quanto permangano delle perplessità sulla resa in campo nell'arco dell'intera stagione (soprattutto per l'ex attaccante di Mourinho) di tre calciatori messi alla porta senza troppi complimenti da formazioni molto importanti come Paris Saint Germain e Chelsea. La chicca Bonaventura in dirittura d'arrivo regala a Inzaghi uno dei migliori esterni del nostro campionato, un giocatore che con la sua qualità può rivelarsi una carta davvero preziosa. La pecca? L'assenza di un vero giocatore di qualità a centrocampo e la telenovela Cerci che ha messo a nudo, facendo una pessima pubblicità ad un club del blasone del Milan, le attuali ristrettezze economiche.
PARTENZE - L'input della proprietà era molto chiaro. Senza Champions League, urgeva abbattere il monte stipendi (troppo pesante per una squadra che da un paio di stagioni non è più competitiva ai massimi livelli) e rientrare dei mancati ricavi dalla partecipazione alla Champions League, circa 30 milioni di euro. Galliani si rimboccato le maniche ed è riuscito quasi completamente nell'impresa di sbarazzarsi dei giocatori più pagati, quelli che guadagnavano dai 4 milioni di euro in su, bonus compresi. Via Kakà, via anche Robinho dopo una trattativa estenuante che durava da anni e, con i buoni uffici di Mino Raiola, è stata trovata una sistemazione persino per l'"invendibile" Balotelli, il cui passaggio al Liverpool frutta anche una piccola plusvalenza nel prossimo bilancio, al netto degli ammortamenti. I tifosi hanno benedetto la partenza di Constant, uno dei giocatori più discussi e criticati, e hanno accarezzato per un attimo l'idea di liberarsi pure di Zaccardo. Il neo? La partenza di un giovane (classe '95) di prospettiva come Cristante, ceduto per esigenze di cassa, per fare spazio a un giocatore di 3 anni più anziano (van Ginkel), che a Milano sarà solo di passaggio.
BILANCIO - Un mercato complessivamente positivo, se si considerano le premesse che lo avevano accompagnato. E' mancato il colpo a sensazione in mezzo al campo e anche sugli esterni, senza la partenza di Abate, non è stato possibile consegnare all'allenatore un giocatore più affidabile dell'alternativa Armero. Pessima anche la gestione del portiere, col povero Agazzi scaricato dopo una sola amichevole andata male per fare spazio ad un portiere (Diego Lopez) di 33 anni che comporterà un investimento di 20 milioni lordi fino al 2018.
VOTO: 7 - Si era partiti in un clima di sfiducia generalizzato e per diverse settimane alla voce entrate si registravano solo i nomi di parametri zero come Agazzi, Alex e Menez. Il Condor Galliani ha rimediato nelle battute finali, dimostrando che, almeno nella realtà italica, la sua fitta rete di contatti e amicizie può ancora produrre colpi calibrati e, nel caso di Torres, utili per il marketing.
Le pagelle del mercato Serie A di Xavier... di calciomercatocom