Pagelle calciomercato Genoa
Doveva essere una finestra di calciomercato molto tranquilla. Il Genoa naviga in acque di classifica calme, sogna qualcosa di più ma non vuole fare follie economiche. Anzi l’obiettivo è quello di proteggere Perin e Perotti dal corteggiamento di tanti club. Questo era il progetto fino a quando Enrico Preziosi non è sceso in campo e ha deciso di rivoluzionare tutto. In poco meno di dieci giorni ha venduto Antonelli, Matri e Sturaro, portando a casa sei acquisti più Niang e Tino Costa. Tante trattative di cui non si sentiva il bisogno.
ARRIVI: in ordine di tempo il primo a sbarcare a Genova è stato Tino Costa. Regista dalla classe cristallina che ai tempi di Valencia veniva monitorato da tanti club di altissimo livello. Poi scelse la Russia e la stella si spense. Il Genoa ha piazzato il colpo in prestito di 18 mesi con diritto di riscatto a cinque milioni. Un’operazione che da sola poteva valere la sufficienza piena. Così la pensavano i dirigenti rossoblù che infatti dopo la cessione di Pinilla avevano l’idea di trovare un vice bomber con molta calme e approfittando di qualche occasione. Poi è tornato dalla Cina il presidente e tutto è cambiato. L’infortunio di Matri ha convinto Preziosi a prendere subito Niang. Una trattativa che ha aperto il via vai da Pegli. Le tante partenze hanno costretto il Grifone ad acquistare sei giocatori nelle ultime ore di mercato: il ritorno di Borriello è affascinante ma non convince tanto che insieme a lui è stato preso Pavoletti sperando che inquadri la porta anche in serie A. In difesa, reparto fragile fin da inizio campionato sono spuntati all’ultimo Ariaudo e Tambè, meno male che il giovane Izzo è in crescita. Zakarya Bergdich dovrebbe essere il nuovo proprietario della fascia sinistra sperando che le quasi 100 presenze tra Lens e Valladolid possano essere un buon riscaldamento per esplodere in Italia. Infine è arrivato Laxalt, giocatore poliedrico di quelli che piacciono a Gasperini che già lo ha provato in tre ruoli diversi. Tutto lavoro per il presente, nessuna base per il futuro visto che a parte Borriello tutti gli altri sono arrivati in prestito.
PARTENZE: Se il mercato in entrata non è stato scoppiettante quello in uscita ha regalato operazioni difficili da capire. Il risultato è però facile da comprendere: tifosi genoani riponete nel cassetto i sogni di gloria. In due giorni (gli ultimi) sono andati via: il capitano Antonelli e il cannoniere principe della squadra Alessandro Matri. Insieme a loro con largo anticipo rispetto agli accordi è volato alla Juventus il più promettente giovane del Genoa: Stefano Sturaro. Sulla carta sono stati rimpiazzati ma siamo sicuri che Bergdich correrà su e giù per la fascia come faceva Antonelli e che Borriello e Pavoletti non facciano sentire la mancanza di Pinilla e Matri? No, non ne siamo sicuri per questo il bilancio del mercato rossoblù è in rosso.
BILANCIO: Vendere a gennaio due titolari e la migliore riserva della rosa significa indebolire la squadra senza se e senza ma. Chiunque arrivi al loro posto dovrà trovare il feeling con il gruppo e in alcuni casi la condizione. Contando che siamo già a febbraio il tempo stringe. Cessioni pesanti e acquisti all’insegna della scommessa. Forse era meglio stare fermi.
VOTO: 5,5. Senza Antonelli, Matri e Sturaro la squadra si è indebolita. La perla Tino Costa non compensa gli altri acquisti che fanno decisamente storcere il naso. Il disastro è stato evitato allontanando le sirene da Perin e Perotti. La loro permanenza è un buon segnale ma non basta per arrivare alla sufficienza.