Getty Images
Pagelle calciomercato Empoli: tra continuità e scommesse
Zero il bilancio delle entrate, zero il bilancio delle uscite. A una prima superficiale occhiata, il mercato estivo dell'Empoli potrebbe sembrare improntato sulla esclusiva necessità di salvaguardare il bilancio societario del club senza correre il rischio di iscrivere a libro paga stipendi che avrebbero potuto gravare pesantemente sulle finanze della piccola società toscana. In realtà il Presidente Fabrizio Corsi e il diesse Marcello Carli, in linea con le idee di continuità espresse anche da mister Maurizio Sarri, hanno preferito non alterare l'ossatura della squadra che aveva vinto il campionato di serie B offrendo agli stessi protagonisti la preziosa chance di giocarsela in massima serie e puntando sulle forti motivazioni e sulla coesione di un gruppo guidato, ancora una volta, dai senatori Ciccio Tavano e Massimo Maccarone.
ARRIVI – Alla corte di Sarri sono arrivati, per lo più, prestiti di belle speranze che, nell'immediato, potrebbero godere di minore spazio ma, sulla lunga distanza, potranno offrire il proprio contributo in termini di freschezza e di vivacità. Valutiamo positivamente l'arrivo in azzurro, via Napoli, del portiere Luigi Sepe, classe '91 ex Lanciano che potrebbe sorprendere. In difesa si è puntato sulla continuità di una linea verde che ha fatto bene in serie cadetta inserendo il promettente Bianchetti, nell'orbita dell'Inter, e l'ex livornese Perticone. Guarente, svincolato dal Siviglia e giunto a parametro zero, è tipo tosto ed esperto che, assieme al più duttile Vecino potrà arricchire di muscoli e quantità il centrocampo. Sulla trequarti l'arrivo dell'uruguagio Diego Laxalt, a tratti sorprendente lo scorso anno nel Bologna, potrà rappresentare una variante di qualità, mentre in attacco l'Udinese ha mandato a maturare in Toscana le scommesse Aguirre e Zielinski, l'uno più potente l'altro più tecnico ma entrambi apparentemente piuttosto acerbi per la categoria.
PARTENZE – Nessuna cessione eccellente in grado di far quadrare il bilancio e, nello stesso tempo, di elevare l'organico dell'Empoli sul piano quantitativo. I giocatori più richiesti sul mercato sono rimasti e le operazioni in uscita hanno riguardato soltanto elementi piazzati in prestito nelle serie minori per osservarne la crescita, oppure calciatori che non rientravano più nei piani tecnici di Sarri, come Eramo, Castiglia, Pratali, Martinelli e Ronaldo.
BILANCIO – La priorità della società di Fabrizio Corsi era far quadrare il bilancio evitando operazioni che potessero pericolosamente pesare sul monte ingaggi. In questo senso è stato scelto di dare fiducia a un gruppo consolidato e di scommettere nuovamente sulla vena realizzativa degli eterni Tavano e Maccarone. Il diesse Carli e i suoi collaboratori si sono mossi con cautela evitando spese folli per il budget (praticamente inesistente) a disposizione del club di Monteboro. Sono state riscattate le comproprietà di Laurini e Mario Rui, è stato rinnovato il prestito di Simone Verdi, fortemente voluto dal coach, e sono state respinte le sirene di mercato per gli emergenti Rugani e Hysaj. Un pò di amaro in bocca per il mancato arrivo di Saponara, rimasto poco più di un sogno estivo, e per il mancato inserimento di un altro attaccante di categoria: l'ex Nicola Pozzi è sfumato per motivi legati all'ingaggio.
VOTO 6 – Se l'obiettivo era mantenere inalterato l'organico senza snaturare l'ossatura di una squadra che si è conquistata la serie A sul campo, questo è stato centrato. Le conferme di Rugani, Hysaj, Verdi e Laurini, rinunciando a una manciata di milioni di euro, sono da valutare positivamente. Incuriosiscono, in prospettiva, gli innesti dei vari Bianchetti, Aguirre, Laxalt, Vecino e Zielinski, elementi che potrebbero essere destinati ad un roseo avvenire ma che, nell'immediato, non risolvono i dubbi legati a una certa fragilità di una squadra che dovrà essere plasmata caratterialmente da mister Maurizio Sarri.