Osvaldo: 'Ecco perché ho lasciato il calcio'
"L'universo del calcio ti giudica senza sapere che dietro l'atleta c'è una persona, ma ho imparato a non farmi condizionare anche se non era facile quando era al centro dell'attenzione e mi faceva arrabbiare il fatto che si dicessero cose di me non vere. In Argentina, dove ero felice di tornare perché realizzavo un sogno, dicevano che non ero un professionista. 'Uh, a questo piace il rock and roll. Allora gli piace anche il whisky e magari fuma, passerà tutti i giorni fino alle 5 del mattino a bere e di sicuro si droga'. E io a rispondere: 'No ragazzi, ho giocato 11 anni in Europa, ho giocato con la nazionale italiana e nella Juve, pensate che se mi fossi drogato o avessi bevuto whisky fino alle 5 avrei potuto farlo? Non sono Messi ma vado a letto presto, mangio insalata e riposo bene'. Poi è chiaro che mi piace il whisky, fumare, la musica, ma solo quando posso".