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Napoli, Osimhen non segna contro le big e lo scudetto è una chimera: la Premier...
LE DIFFERENZE CON GLI ALTRI CENTRAVANTI – I 12 gol stagionali – considerati i mesi in cui è stato fuori per infortunio – rappresentano un bottino positivo e nessuno dubita dell’importanza che l’ex Lille ha in questo Napoli. Così come allo stesso tempo non si possono discutere i numeri e quelli parlano chiaro. Delle prime 8 squadre in classifica, Osimhen ha esultato solo una volta, un gol inutile per il risultato, contro la Fiorentina. In questa particolare statistica nessuno ha fatto peggio di lui tra gli attaccanti delle grandi squadre. Tammy Abraham, ad esempio, si è dimostrato grande con le grandi: 7 gol contro le prime otto della classe, quasi la metà dei 15 gol totali in campionato. Olivier Giroud, che di reti ne ha segnate solo otto, ha dalla sua il merito di aver deciso nel giro di un mese, prima il derby contro l’Inter (doppietta), e successivamente lo scontro proprio contro il Napoli. E a proposito di lotta scudetto, anche Edin Dzeko ha segnato gol pesanti, come quello all’andata contro la Juventus del momentaneo vantaggio e quello già citato nell’1-1 al “Maradona” tra i neroazzurri e i partenopei. In questo senso, hanno sicuramente percentuali più basse i due attaccanti che si stanno giocando il titolo di capocannoniere. Entrambi sono fermi a 4 gol contro le “grandi”, in cui spicca però la doppietta di Dusan Vlahovic contro il Milan e le reti di Ciro Immobile nelle due sfide all’Inter.
LE SIRENE INGLESI E LA VALUTAZIONE DI ADL – Osimhen è arrivato due anni fa per più di 70 milioni di euro (con le varie contropartite incluse), e fin qui la sua avventura con il Napoli è stata condizionata da tanti infortuni e qualche comportamento non particolarmente apprezzato dalla società. Impossibile però non notare la centralità che ha raggiunto, soprattutto da quando è arrivato Spalletti. A dicembre, le sconfitte casalinghe contro Empoli e Spezia, sono arrivate senza di lui e in questo tipo di partite, ha già dimostrato di fare la differenza. Si è parlato nell’ultimo periodo dell’interessamento da parte di club inglesi per il nigeriano, con offerte che girano sulle tre cifre. In effetti, considerato quanto Aurelio De Laurentis ha pagato per farlo arrivare a Napoli (l’acquisto più costoso della storia della società), difficile immaginare che possa mettersi al tavolo per offerte inferiori. Ma un centravanti – se pur ancora giovane e con tanto potenziale da esprimere – che segna solo a squadre di metà e bassa classifica, vale davvero le cifre di cui si parla?