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Oscar, l'Inter è stata vicina. E Kia potrà ritentare, tra contratto e scelte di Conte
Cercato, sondato, trattato. Oscar è stato nel mirino dell'Inter nella scorsa estate, anche qualcosa di più durante due giorni in cui il ds Piero Ausilio ha davvero portato avanti il discorso per il trequartista brasiliano classe '91 di proprietà del Chelsea. Ad agevolarlo, la (solita) regia di Kia Joorabchian, procuratore storico di Oscar che ha lavorato a un'operazione incagliata sulle condizioni: il Chelsea pretendeva pagamento cash, l'Inter poteva ragionare solo sul solito prestito con obbligo di riscatto. E allora, niente di fatto con i nerazzurri (e Kia) che hanno virato su Gabigol come extracomunitario per la campagna acquisti. Così addio Oscar almeno fino all'anno prossimo... o arrivederci?
TORNA DI MODA - Il suo nome infatti potrebbe tornare di moda per i nerazzurri a giugno prossimo, ovviamente non per gennaio essendo extra. Un'opzione da non escludere per diverse motivazioni: in base alle scelte tecniche e tattiche della prossima stagione, qualora si passasse a un modulo con trequartista, manca completamente quella figura in rosa (Banega fa comunque fatica) che Oscar ricoprirebbe alla perfezione. In più, fin qui con Antonio Conte non c'è stato un feeling particolare, anzi. Il brasiliano è partito titolare a inizio stagione, poi da inizio ottobre - quando il Chelsea ha iniziato a ingranare - anche complice il nuovo modulo ha perso il posto. E ha giocato solo 28 minuti in Premier dal 1 ottobre a oggi, senza incidere.
CONTRATTO IN BILICO - Attenzione anche al suo contratto, che va a scadenza nel 2019: ovvero, un accordo ancora valido per poco più di due anni e mezzo da rivedere e ritoccare. Qui entra in gioco Kia Joorabchian, tra il rinnovo e un'ipotesi da poter riproporre all'Inter. Anche perché al di là di Kia, Ausilio conosce a memoria Oscar dai tempi dell'Internacional di Porto Alegre, quando brillava nella Seleçao Sub20 con Coutinho e l'attuale ds nerazzurro provò a portarlo a Milano. Senza successo, arrivò prima il Chelsea. Ma se l'Inter per Oscar tornasse di moda?