Orsolini meglio di Bernardeschi? Alla Juve manca un vice Douglas Costa
SPECIALIZZAZIONE: ESTERNO – Se il cambio di modulo seguìto alla brutta performance dell’Artemio Franchi ha chiarificato il parere del Comandante intorno a Bernardeschi (un buon sostituto, un trequartista), bisogna subito specificare che Orsolini al contrario è un esterno puro, e che probabilmente non potrebbe ricoprire altri ruoli. È il classico giocatore esplosivo, che scatta e sgomma lungo la fascia.

Eccolo in azione contro la Spal, mentre chiede una triangolazione corta a Sansone. Igor, dapprima superato, lo raggiunge a pochi metri dall’ingresso in area di rigore, e qui lo affronta nell’uno contro uno. Questa è una tipica finta alla Orsolini, efficace perché eseguita con grande esplosività.

Esterno-interno monopiede, in controtempo, e via di scatto verso la linea di fondo per provare a pescare un compagno rasoterra, nell’area affollata. Soriano sprecherà l’assist calciando alto, sopra la traversa. Un’occasione ghiotta tutta costruita sull’intraprendenza muscolare del numero 7 del Bologna.

Da questo punto di vista sì, Orsolini sarebbe un vero vice Douglas Costa, e nel 4-3-3 Sarri avrebbe un’alternativa più ‘specializzata’ sulla destra. Più pepe, insomma. Bernardeschi da esterno si è andato un po’ appiattendo, inoltre non è mai stato così ‘scattoso’ come l’esterno rossoblù.
PILLOLA STATISTICA - Giova tuttavia ricordare una statistica relativa ai dribbling riusciti: secondo la classifica stilata da Opta prima della sosta nazionali, Orsolini si trova soltanto al diciottesimo posto con 13 dribbling riusciti su 37 tentati. Ultimo tra i primi 23 della Serie A per quel che riguarda la percentuale di successo (35,14%). Uno come Chiesa, giusto per portare un confronto, finora ne ha fatti 16 su 28 tentati.
L'UNICO GOL - Sotto vediamo l’unico gol segnato in questo inizio di campionato dall’esterno del Bologna. La rete della vittoria contro il Brescia su lancio illuminante di Palacio.

Classico taglio con piattone al volo, rigorosamente sempre di sinistro..

L'ULTIMO ASSIST - Nell’ultima gara di campionato, contro la Lazio, Orsolini ha lasciato lì con un doppio passo dei suoi Lulic.

Dei tre assist che ha firmato finora, questo è quello in cui ha utilizzato maggiormente il piede destro. Sia per condurre il pallone verso il fondo.

Sia per trovare Krejci in area con un morbido cross.

Vale la pena segnalare anche questo bellissimo filtrante per Sansone contro la Roma, nell’azione che portò il Bologna a conquistarsi il calcio di rigore. Della serie, esistono tanti modi per essere decisivi.

UN CONFRONTO ANACRONISTICO – Detto ciò, questo confronto è già un anacronismo. Di fatto Bernardeschi ora è un trequartista, e forse andrà a fare pure la mezzala con Sarri. Da questa nuova prospettiva l’ex esterno di Allegri potrà ritrovare un po’ dell’estro perduto a rincorrere in fascia i terzini avversari. Sarà più libero di combinare tra le linee e di inserirsi centralmente, sfruttando una gamba che se non è ‘esplosiva’ come quella di Orsolini non è nemmeno ‘tardiva’. Specie se sopraggiunge a sorpresa, a rimorchio, dove stanchi o pigri centrocampisti avversari non seguono l’azione. Ecco dove stanno i margini di crescita di Bernardeschi: altrove rispetto a quelli di Orsolini. Sarri l’ha già capito.
