Oriundi in Nazionale,| Colomba: 'Perché no?'
Scende in campo stasera la Nazionale italiana nel test amichevole contro la Germania, in una partita che è un 'classico' per il calcio internazionale. 'Ero bambino, ma il 4-3 in Messico è un match che rimarrà per sempre nella mia memoria, ma anche la vittoria in Spagna, visto che ero in tribuna al Bernabeu, è comunque un ricordo vivo, anche alla luce del fatto che facevo parte dei quaranta del giro azzurro - ha raccontato, ospite di Radio Toscana, Franco Colomba -. Inaspettato invece è stato il successo del 2006, segno tangibile che il nostro calcio, quando è in difficoltà, dà il meglio di sé. Ormai tutti sfruttano, a cominciare dalla Germania, il fattore degli oriundi, dunque bisogna essere realisti e quando uno è bravo, come Thiago Motta, bisogna chiamarlo: non vedo controindicazioni a questa politica. La panchina d'oro a Mourinho è meritata. La prima volta che arrivò in Italia facevano colpo le sue esternazioni che portavano ad un'antipatia nei suoi confronti. Poi si è fatto apprezzare per i risultati e soprattutto per il gioco, che ha portato a successi che solo in pochi riescono a raggiungere. Sono contento anche per Bisoli, che ha ottenuto la panchina d'argento per lo straordinario progetto realizzato a Cesena'.
'Palermo e Udinese offrono gioco e spettacolo, ma con equilibrio - ha aggiunto il 56enne tecnico grossetano -. Mi sembra che il potenziale tecnico offensivo delle rose di Guidolin e Delio Rossi sia straordinario. Pastore deve ancora togliersi di dosso un po' di narcisismo perché alcune volte, avendo vent'anni, privilegia la giocata alla concretezza. L'argentino del Palermo penso che crescerà presto da questo punto di vista. Jovetic è più esplosivo e muscolare di Pastore. La Fiorentina affronterà Palermo ed Inter purtroppo fresche, e non in un periodo in cui sono impegnate nelle coppe. Per giocare al meglio contro queste squadre non bisogna affrontarle ad armi pari, ma pensare soprattutto alla fase difensiva, perché giocare bene e non portare punti a casa non serve a niente, soprattutto perché poi quando lo fai con continuità il gruppo inizia a perdere autostima'.