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  • Oristanio a CM: “Mi ispiro a Dybala. Lautaro e Calhanoglu avversari e compagni più forti in carriera"

    Oristanio a CM: “Mi ispiro a Dybala. Lautaro e Calhanoglu avversari e compagni più forti in carriera"

    • Alessandro De Felice
    Ad un passo da quota 100 presenze tra i professionisti. Gaetano Oristanio si appresta a tagliare il traguardo a stretto giro, un nuova tappa di un percorso lungo che lo ha portato dalla sua Vallo della Lucania alla Serie A con Cagliari prima e Venezia ora, passando per la trafila nel vivaio dell’Inter, gli allenamenti in prima squadra e il biennio in Olanda, al Volendam, senza dimenticare i trascorsi nelle selezioni giovanili dell’Italia, fino allo stage con Mancini con la Nazionale maggiore. Un tragitto nel quale Gaetano ha incrociato da compagni e avversari tanti gioielli in rampa di lancio e campioni affermati.

    Tre ex compagni e un aneddoto su ognuno di loro: Esposito, Casadei, Calafiori.

    “Con Sebastiano Esposito ho un passato molti anni, vivevamo in convitto. Eravano compagni di camera. Ci sono molti aneddoti su di lui. Sicuramente è uno di quelli con cui sono rimasto in contatto. Casadei è un ragazzo eccezionale, ho giocato con lui all’Inter. Poi ha fatto il suo exploit. Sono molto contento per lui perché è un grandissimo giocatore con un grandissimo futuro. Calafiori? Abbiamo fatto tutte le nazionali giovanili insieme e siamo rimasti in contatto. Sono molto contento per lui perché é un ragazzo eccezionale che, grazie al lavoro, si sta prendendo tutte le sue soddisfazioni”. 

    Chi è il giocatore più forte che hai affrontato fino ad oggi?

    “Molti ma ce ne sono due perché ho avuto la fortuna di potermi allenare anche con loro. Calhanoglu e Lautaro Martinez. Poi ci sono tantissimi altri giocatori come Lukaku e Dybala, che mi piace molto. Mi ispiro a lui perché è un giocatore molto tecnico, brevilineo, con grandissime qualità, eccezionali, fenomenali. Sicuramente uno di quelli che ammiro di più”.

    Adesso chi è il tuo compagno di stanza?

    “Filip Stankovic, con cui ho condiviso praticamente tutti gli anni, tranne quello di Cagliari-Sampdoria. Abbiamo fatto lo stesso percorso. Trovarlo qui è veramente una bella cosa perché abbiamo un bellissimo rapporto d’amicizia. Lo ritengo un amico”. 

    Chiudi gli occhi e ripensa al suo percorso. Qual è la prima cosa che ti viene in mente?

    “Il convitto sicuramente perché era il posto in cui eravamo tutti noi ragazzi. Un guardarsi avanti nel futuro, vedere cosa poteva succedere. Eravamo tanti ragazzi che ambivano. Alcuni ci sono riusciti, altri no. Poi gli allenamenti con mio papà. Ho iniziato con lui ed è una bellissima scena che non potrà dimenticare”

    Cambieresti qualcosa?

    “No. Non sono soddisfatto, ci sono cose che vorrei cambiare, ma sono quelle che ti fanno crescere. Soprattutto nei momenti difficili ti portano a diventare un giocatore e un uomo migliore”.

    @aledefelice24

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