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    Origi-Arabia, il Milan sconta il cartellino per liberarsi dell'ingaggio: le cifre

    Origi-Arabia, il Milan sconta il cartellino per liberarsi dell'ingaggio: le cifre

    • Emanuele Tramacere e Daniele Longo
    Prima le cessioni, poi gli altri colpi. Il Milan ha le idee chiare per il proprio mercato e, fra i tanti nomi che sono in uscita, spicca quello di Divock Origi, autentico flop della passata stagione, lasciato fuori dalla tournée negli Stati Uniti da Pioli e dal club rossonero, e a tutti gli effetti cedibile da qui al 31 agosto per evitare di essere lasciato fuori rosa e fuori lista per campionato e coppe. Per la punta belga ex-Liverpool il mercato, usiamo un eufemismo, non ribolle con l'unica pista percorribile che porta dritta all'Arabia Saudita. 


    VIA A QUALUNQUE CIFRA - Il Milan non farà resistenza sull'addio di Origi
    e non ha fissato un prezzo per la vendita anche perché, essendo arrivato a parametro zero soltanto la scorsa estate, qualunque cifra, anche minima, farà realizzare una plusvalenza a bilancio utilissima per i conti del club. Quello che però per Furlani e Moncada è ritenuto fondamentale è il risparmio dello stipendio sul monte ingaggi.

    QUANTO RISPARMIA? - Il contratto del classe 1995 era di durata quadriennale con contratto in scadenza 30 giugno 2026 da 4 milioni netti annui. Nel momento della firma il Milan e il giocatore hanno usufruito dei vantaggi del Decreto Crescita che scontano l'Irpef sul lordo che, di conseguenza, ha portato il costo annuo lordo per i suoi emolumenti a 5,5 milioni. Uno sgravio fiscale che però prevede l'obbligo di permanenza fiscale per almeno 2 anni sul territorio italiano e, di conseguenza, una cessione di Origi in questa estate di mercato obbligherebbe il Milan a compensare all'Erario le cifre scontate. Quanto risparmia quindi il Milan? Il conto è semplice: 5,5 milioni lordi per 4 anni fanno 22 milioni di euro preventivati al momento dell'acquisto a cui vanno sottratti sia i 5,5 già pagati quest'anno, sia i circa 2,5 milioni che vanno ridati allo stato per la "rottura" del decreto crescita, sia la mensilità di luglio che sarà saldata oggi. In totale fanno circa 13,3 milioni di euro risparmiati in caso di addio.



    E ORIGI? - Il Milan quindi spinge per l'addio e aspetta una decisione di Origi che tuttavia, soltanto qualche settimana fa, quelle offerte provenienti dall'Arabia Saudita le aveva respinte con forza. La prospettiva di rimanere a Milano da fuori lista e fuori rosa nell'anno che porta all'Europeo di Germania 2024 e con un mercato che attorno a lui non si infiamma lo stanno però portando a riconsiderare la Saudi Pro League. Sono 4 i club in corsa per lui fra cui c'è anche l'Al-Ettifaq dell'ex Liverpool Steven Gerrard che lo conosce bene. Tocca ad Origi prendere una decisione sul suo futuro il Milan è pronto a dire addio anche a costi scontati.

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