Orgoglio Cesena:|'Ceccarelli, uno da serie A'
Nei giorni in cui la convocazione in azzurro di Marco Parolo premia il progetto di valorizzazione dei giovani portato avanti dal Cesena, l’altra faccia della medaglia è quella del romagnolo doc che grazie al Cavalluccio, dopo essere calcisticamente nato nel vivaio, oggi vive la serie A come una medaglia all’impegno.
La gente che incontra Luca Ceccarelli per strada vede il “Cecca” di Gambettola, che ogni domenica porta un po’ della città in campo. A lui, però, è successo di dover pellegrinare per mezza Italia prima di trovare spazio a casa sua, visto che è prassi tristemente consolidata quella di guardare con sospetto i ragazzi che dal vivaio sbarcano in prima squadra. «Prima la gente pensava che non potessi giocare in serie C — spiega il terzino — poi che non avrei retto la serie B e, ad agosto, che non ero uno da serie A. Ho fatto tanta gavetta prima di riuscire ad affermarmi a Cesena, ora mi sto gustando la mia rivincita».
Ad inizio stagione la maglia da titolare sembra di Schelotto, e invece per lei 26 presenze e tanti complimenti. Come se lo spiega? «In effetti all’inizio Schelotto doveva essere terzino titolare. Invece, un po’ a sorpresa, il mister mi ha schierato dalla prima partita con la Roma. E’ paradossale, ma la prospettiva di stare fuori è stata per me uno stimolo in più: il fatto di giocare, poi, l’ho visto come un premio per l’impegno».