Calciomercato.com: qual è il vostro curriculum vitae?

 

Monica Matano: "Sono orgogliosa di ribadire le mie origini. Non si devono mai dimenticare. Sono nata a Salerno il 23 gennaio 1978. Sono in Rai dal 1997, in un' Azienda che ho amato subito e che non ho mai voluto abbandonare. Sono una persona fedele ai valori, ai progetti lavorativi, alla famiglia , alle amicizie. Ho iniziato con Raisat2 , il canale tematico per bambini, poi ho vissuto un' esperienza a Raitre nella trasmissione  "Cominciamo bene", ancora gli anni a Raiuno come inviata de "La vita in diretta", dal 2004 al 2008 sono stata giornalista nelle varie rubriche del Tg2 , Costume e Società , Salute , Dossier con grandi maestri come Luciano Onder e Paolo Meucci. Infine l' approdo a Raisport in occasione dell' Olimpiade di Pechino nel 2008 e il debutto alla conduzione del Tg per scelta dell'allora Direttore Massimo De Luca. Nel 2011 ho presentato la Domenica Sportiva Estate. Nella scorsa stagione, invece, Superotto, avendo come ospite il vostro direttore Xavier Jacobelli. Tutto questo senza trascurare gli studi e conseguendo la laurea in lettere classiche con il massimo dei voti e la lode, altrimenti i miei genitori non mi avrebbero mai consentito di rimanere a Roma e di coltivare il mio sogno professionale".

 

Paolo Paganini: "Ho 50 anni, sono  laureato in Scienze Politiche. In Rai dal 1990. Sono entrato nel pool sportivo della Rai l’anno successivo prima come secondo di Sandro Ciotti per le interviste dagli spogliatoi per Tutto il Calcio Minuto per Minuto, poi radiocronista sui campi. Nel 1993 sono passato alla Tgs. Ho condotto per 8 anni su Rai 3 il programma A Tutta B, poi conduttore DS Estate, Sabato Sprint, Dribbling Europei, Pomeriggio da Campioni. Inviato e telecronista per Novantesimo Minuto e Domenica Sportiva, Europei, Mondiali, Olimpiadi. Pagellista e referente di Rai Sport per il Calciomercato. Nel 2002 ho ricevuto il premio Ussi quale miglior giornalista sportivo dell’anno.

 

 

 

Calciomercato.com: qual è la linea editoriale di Pomeriggio Mondiale? Il tempo delle telerisse è finito, ma il vostro programma si annuncia anche come un talk show e vi siete appena lasciati alle spalle la brillante esperienza condivisa durante Pomeriggio da campioni. Come coniugherete l'esigenza di fare ascolto con la valorizzazione della qualità del programma? 

Come dimenticare le telecronache uniche di Nando Martellini e di Bruno Pizzul fino ad arrivare a quelle più recenti, ma sempre puntuali di colleghi bravissimi come Gianni Cerqueti, Marco Civoli, Bruno Gentili, Stefano Bizzotto. Sarà un impegno esaltante , ma anche stancante sul piano fisico. Vi saranno giorni in cui saremo in onda , in diretta , per 5 ore . Anche noi, insomma, nel nostro piccolo, ci stiamo allenando.  Da domenica con Paolo Paganini siamo in studio a provare con tutta la squadra autorale, tecnica, organizzativa che ci assisterà in questa avventura. E a proposito di studio, il Saxa 5 ha cambiato look , nuova scenografia e colori caldi come l'atmosfera che vivremo in Brasile.

 

Paolo Paganini:  la linea e’ e sara’ quella di Pomeriggio da Campioni, perche’ e’ una linea che alla lunga ha premiato sia in termini di ascolti sia di qualita’ e di gradimento del pubblico. Accanto all’attualita’ e agli ospiti di prestigio, abbiamo infatti sempre cercato di raccontare storie che avessero un grande impatto umano abbiamo cercato di dare visibilita’ a chi spesso e volentieri questa visibilita’ non la trova da un’altra parte perche’ questa e’ anche la missione del servizio pubblico e sara’ cosi anche per i Mondiali con alcune grosse sorprese pero’ che creeranno sicuramente molto interesse, almeno questo e’ l’auspicio, tra i nostri telespettatori.  Ho grande stima per Cesare Prandelli, ma devo dirvi che la scelta di non portare ne' Giuseppe Rossi ne' Mattia Destro mi ha deluso. Quella di Pepito sarebbe potuta essere la favola di un atleta sfortunato, simbolo di correttezza e di determinazione, di coraggio e di abnegazione. Per quanto riguarda il calciatore giallorosso, e' stato protagonista di un campionato straordinario. Destro meritava il biglietto per Rio.

 

Paolo Paganini: "Mi aspetto un Mondiale tipo Spagna. Un Mondiale dove si parte in salita, in  mezzo a difficolta’, polemiche di ogni genere ecc. Perche’ quando c’e’ questo clima l’Italia riesce sempre a dare il meglio di se stessa a tirare fuori orgoglio, tecnica, determinazione. Speriamo sia cosi anche questa volta".

 

Paolo Paganini: "Sniceramente quello che fa Sky, con tutto il rispetto, non mi interessa. Non c’e’ da parte nostra l’ansia da prestazione o da audience a tutti i costi. Siamo carichi, ma sereni. L’importante e questo e’ un concetto generale da applicare sempre, almeno cosi mi hanno insegnato maestri di giornalismo come Sandro Ciotti, e’ non prendersi mai troppo sul serio, essere se stessi, chiari e sintetici, professionali sicuramente, ma senza mai dare la sensazione a chi ti vede o ti ascolta di salire in cattedra o pontificare. Il telespettatore si deve sentire partecipe della trasmissione, non un corpo estraneo per questo sara’ molto importante come abbiamo sempre fatto l’interazione con i social network per capire le reali aspettative della gente e cercare di affrontare questi temi con i nostri ospiti che sono tutti di grande livello e questo grazie allo sforzo del nostro Direttore Mauro Mazza e del nostro curatore Raimondo Maurizi. Poi e’ molto importante il clima che respiri in studio. Devi mettere a proprio agio gli ospiti per farli rendere al massimo ed e’ poi  fondamentale l’affiatamento tra i conduttori e con Monica che e’ davvero una gran persona, un’ottima professionista e permettetemi di dire e’ anche una bella donna il che in tv e non solo, non guasta, l’intesa e’ perfetta. E’ anche e soprattutto pero’ un lavoro di squadra: dal curatore, ai conduttori, agli autori, agli ospiti,al regista, ai tecnici, tutti si devono sentire coinvolti e protagonisti di quello che si sta facendo. Speriamo e vogliamo trasmettere queste sensazioni, questo clima, questa carica ai nostri telespettatori durante tutto il Mondiale.