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  • 'Ora scoppia la guerra civile': cosa può succedere dopo l'agguato squadrista dei tifosi della Stella Rossa

    'Ora scoppia la guerra civile': cosa può succedere dopo l'agguato squadrista dei tifosi della Stella Rossa

    • Redazione CM
    Il furto dello striscione dei Fedayn di sabato scorso segna il punto di non ritorno per il più importante gruppo della curva sud romanista. Secondo La Repubblica è una vendetta, che parte dagli incidenti tra gli ultrà romanisti e quelli del Napoli sull'A1 dello scorso 8 gennaio, quando 50 romanisti si erano scontrati contro 300 ultrà del Napoli, e assume ora dimensioni globali. Perché a mettere sotto scacco gli ultrà giallorossi sono stati i nemici della Stella Rossa Belgrado, gemellati con quelli del Napoli dal 2018.

    IL RETROSCENA - Erano almeno 40 quelli che si sono materializzati sabato sera al termine della partita fra Roma e Empoli. Erano giunti in Italia qualche giorno prima per sostenere la squadra di basket che giocava contro l'Olimpia Milano. Poi si sono diretti a Roma per mettere in atto quella che è stata una vera e propria azione paramilitare. Guanti di lattice, manganelli e vestiti neri, gli ultrà serbi hanno assalito i tre ragazzi che portavano il borsone più prezioso: quello con gli striscioni del gruppo, fondato nel 1972. Poi hanno picchiato chiunque si trovasse nei paraggi e si sono dileguati a piedi verso il lungotevere, mescolandosi tra la folla e fuggendo probabilmente a bordo di auto.

    'GUERRA CIVILE' - "Riprendere gli striscioni" per ora è l'unica priorità per i Fedayn, secondo cui i serbi avrebbero potuto contare sul supporto logistico di alcuni ultrà del Napoli. Già sabato notte alcuni ultrà giallorossi si sono recati alla stazione Termini e a Tiburtina alla ricerca di possibili serbi in partenza. Qualcuno si è messo in viaggio verso Milano. All'aeroporto di Fiumicino, invece, ieri la polizia ha impedito il contatto tra le due tifoserie. Venti romanisti si erano presentati intorno alle 18 al gate del volo per Belgrado. "Se dovesse comparire il nostro striscione ribaltato a Napoli scoppia la guerra civile", racconta un ultrà della Roma che chiede l'anonimato. Nel frattempo i tifosi serbi si prendono gioco di quelli della Roma: "La vostra bandiera è la nostra bandiera. Fedayn Roma arrendetevi".

    COSA SUCCEDE ORA - L'attacco a tradimento di sabato ha spinto molti gruppi a prenderne le distanze. Quel modo di agire «può pericolosamente spostare gli equilibri», ha scritto la curva nord interista. Non è l’unica: tanti in Europa pensano che quel ratto vada punito.  E le coppe europee possono creare occasioni irripetibili: la Roma giocherà a Salisburgo, il Napoli a Francoforte. Sul calendario è cerchiata di rosso anche la data del 10 marzo: il basket mette di fronte in Eurolega Panathinaikos, con il quale i tifosi della Roma hanno rapporti stretti dopo l'attacco nel 2006 a gruppi di greci dell’Olympiacos, e Stella Rossa. Il pretesto per una resa dei conti.
     

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