Ora è grande gelo tra il Milan e Raiola: come possono cambiare le dinamiche di mercato
Sole, cielo azzurro e temperature in netto rialzo: l'estate, all'alba di giugno, è finalmente arrivata. In via Aldo Rossi, però, è piombato il grande gelo, quello che scorre tra il Milan e Mino Raiola, protagonisti della saga Donnarumma. La telenovela, culminata con l'arrivederci grazie firmato da Maldini e Massara, è destinata a lasciare strascichi. Impossibile pensare al contrario dopo il netto strappo tra la dirigenza e il procuratore italo-olandese, le cui folli richieste non sono state accontentate. Anzi, sono state presto dimenticate, ruotando i riflettori su Mike Maignan, nuovo padrone della porta rossonera.
DISCORSI INTERROTTI - Il braccio di ferro, fatto di richieste, offerte, rialzi e tensione, porta con sé conseguenze e nuove strategie. Segnato, inevitabilmente, quel delicato equilibrio che regnava tra il Milan e Raiola, in un rapporto professionale attivo da anni su molteplici assi. Secondo quanto appreso, la dirigenza non intende, almeno in questa sessione, approfondire o proseguire contatti e discorsi intavolati con l'agente. Il quale, oltre a Donnarumma, annovera altri rossoneri tra i propri assistiti. Se Ibrahimovic merita un capitolo a parte, complici l'età e soprattutto un rinnovo già firmato, discorso diverso merita invece Alessio Romagnoli. Il capitano, in scadenza nel 2022, può lasciare Milanello nelle prossime settimane: Pioli non lo considera un titolare, e la sola presenza dal 1' nelle ultime 8 di campionato lo certifica. Il club, inoltre, è al momento concentrato sul ricco riscatto di Tomori, fissato a 28 milioni. Ecco perché ad oggi non vi è alcuna proposta di rinnovo, specie alle cifre - un aumento rispetto ai 3,5 milioni attuali - pretese dallo stesso Raiola.
IL MERCATO CHE VERRÀ - Ma lo stallo tra le parti si riflette anche sul mercato che verrà. A partire da quel Rodrigo De Paul che tanti tifosi sognano come dopo-Calhanoglu: l'argentino, salvo sorprese, lascerà Udine. Il Milan ci pensa, ma deve fare nuovamente i conti con Mino Raiola. Perché se da un lato è vero che il centrocampista è legato ad Augustin Jimenez, suo procuratore, è altrettanto vero che le prime ipotesi di trattativa avevano visto proprio Raiola nel ruolo di intermediario. Tra i diretti assistiti dell'italo-olandese, invece, troviamo Donyell Malen del Psv e Myron Boadu dell'Az, giovani attaccanti appuntati sul taccuino di Maldini come alternative a Giroud, Vlahovic e Belotti. Ma anche Federico Bernardeschi, sondato dal Milan in un possibile scambio con Romagnoli. Idee e progetti congelati, bloccati dal gelo sceso su via Aldo Rossi dopo la telenovela Donnarumma.
DISCORSI INTERROTTI - Il braccio di ferro, fatto di richieste, offerte, rialzi e tensione, porta con sé conseguenze e nuove strategie. Segnato, inevitabilmente, quel delicato equilibrio che regnava tra il Milan e Raiola, in un rapporto professionale attivo da anni su molteplici assi. Secondo quanto appreso, la dirigenza non intende, almeno in questa sessione, approfondire o proseguire contatti e discorsi intavolati con l'agente. Il quale, oltre a Donnarumma, annovera altri rossoneri tra i propri assistiti. Se Ibrahimovic merita un capitolo a parte, complici l'età e soprattutto un rinnovo già firmato, discorso diverso merita invece Alessio Romagnoli. Il capitano, in scadenza nel 2022, può lasciare Milanello nelle prossime settimane: Pioli non lo considera un titolare, e la sola presenza dal 1' nelle ultime 8 di campionato lo certifica. Il club, inoltre, è al momento concentrato sul ricco riscatto di Tomori, fissato a 28 milioni. Ecco perché ad oggi non vi è alcuna proposta di rinnovo, specie alle cifre - un aumento rispetto ai 3,5 milioni attuali - pretese dallo stesso Raiola.
IL MERCATO CHE VERRÀ - Ma lo stallo tra le parti si riflette anche sul mercato che verrà. A partire da quel Rodrigo De Paul che tanti tifosi sognano come dopo-Calhanoglu: l'argentino, salvo sorprese, lascerà Udine. Il Milan ci pensa, ma deve fare nuovamente i conti con Mino Raiola. Perché se da un lato è vero che il centrocampista è legato ad Augustin Jimenez, suo procuratore, è altrettanto vero che le prime ipotesi di trattativa avevano visto proprio Raiola nel ruolo di intermediario. Tra i diretti assistiti dell'italo-olandese, invece, troviamo Donyell Malen del Psv e Myron Boadu dell'Az, giovani attaccanti appuntati sul taccuino di Maldini come alternative a Giroud, Vlahovic e Belotti. Ma anche Federico Bernardeschi, sondato dal Milan in un possibile scambio con Romagnoli. Idee e progetti congelati, bloccati dal gelo sceso su via Aldo Rossi dopo la telenovela Donnarumma.