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    Operazione Modric: il fisco aiuta l'Inter, ma non la Juve per Pogba

    Operazione Modric: il fisco aiuta l'Inter, ma non la Juve per Pogba

    Cristiano Ronaldo è arrivato alla Juve, trasformando scetticismo in sorpresa, risate da fake news in entusiasmo da notizia presa, centrata, diventata realtà. Può, però, non essere finita qua. Già, perché si fa un altro nome in uscita dal Real Madrid per un altro club di Serie A alla ricerca di qualità assoluta: Luka Modric per l'Inter. Operazione difficilissima, quasi impossibile. Uno spiraglio c'è. E una mano arriva anche dal fisco.

    L'AIUTO ITALIANO - In Spagna si è parlato per molti anni della 'Legge Beckham', quella che diede il via allo sbarco dei galacticos e compagnia in Liga. Come ricorda la Repubblica, ora anche l'Italia ha la sua versione per attrarre i campioni. In che cosa consiste? I giocatori stranieri che arrivano in Italia hanno la possibilità di trasformare in guadagni netti tutte le entrate extra, visto che c'è la mini tassa sui redditi prodotto all'estero (non vale per stipendi pagati da società italiane): unica imposta sostitutiva da 100mila euro, con durata di 15 anni. La famosa Flat Tax. C'è solo un requisito: non essere stato residente in Italia in 9 dei 10 anni precedenti. 

    NIENTE POGBA E CAVANI - Modric sì, quindi. Mai in Italia, se non per le vacanze in Sardegna, mai in Serie A. Niente 'aiuti', invece, per Paul Pogba alla Juve, Edinson Cavani al Napoli e Mateo Kovacic al Milan, altri nomi accostati ai nostri top club: tutti in Italia (3 anni il primo, andato via nel 2016; 6 anni il secondo, andato via nel 2013; 2 anni il terzo, andato via nel 2015), tutti che non possono godere di questi benefici. Ma altri campioni possono finire nel mirino delle big. E tornare ad arricchire la Serie A. 

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