AFP via Getty Images
Operazione CR7, un affare per il calcio saudita: ecco perché
La Super League, infatti, concede ai club non più di otto slot per stagione, e, attualmente, sono tutti coperti. In attesa, pertanto, di risolvere questo cavillo burocratico, su CR7 si è scatenata una attenzione mediatica superiore alle attese. Soprattutto si sono accesi i riflettori su un calcio, quello saudita (sponsorizzato da Lenovo, Nike, Berain, Budget e SNB), non tra i più popolari, ma in grado di attrarre campioni grazie alla forza storica dei suoi petrodollari.
L’operazione Cristiano Ronaldo (non meno di 175 milioni di euro all’anno fino al 30 giugno 2025, senza considerare lo sfruttamento dei diritti di immagine e la parte premiale) è ancora tutta da costruire sotto il profilo marketing e ancor di più se parliamo di diritti tv. In occasione della presentazione ufficiale del 3 gennaio scorso (davanti a 25mila tifosi dell’Al-Nassr) erano presenti ben 29 broadcaster nazionali/internazionali (tra questi Rai, Mediaset Italia, Dazn, BBC Sport, Movistar+, la Sexta, TF1, Sport.Tv, RTP o ancora i quatarioti di beIn Sports), ma la vera sfida è la valorizzazione del prodotto calcio saudita nel suo complesso. Un’attenzione potenziata anche dalla presenza di “CR7” sui social, ormai marchio globale: 159 milioni di fan su Facebook, 106,7 milioni di follower su Twitter e 529 milioni su Instagram.
Le immagini del cinque volte Pallone d’Oro, allo stadio dell’Al-Nassr, hanno totalizzato sul profilo Twitter della stella portoghese 37,1 milioni di visualizzazioni, 575mila likes, più di 65mila retweet e oltre 14mila commenti provenienti da ogni angolo del pianeta.
La prossima sfida (tutta commerciale) supera anche il valore dell’accordo tra il campione portoghese e il football club saudita. La Lega calcio locale, infatti, è già al lavoro per capitalizzare questa “presenza”, che proseguirà (al termine del contratto) con il suo inserimento nel team di ambassador di “Saudi Vision 2030”, progetto governativo finalizzato ad una nuova visione economica del Paese (uscendo definitivamente dal legame troppo stretto con il business proveniente dal petrolio).
Tornando al mondo del calcio, CR7 può diventare, con particolare attenzione alla massima serie, un vero e proprio volano di investimenti pubblicitari (nazionali e internazionali) oltre che televisivi. Al momento la Super League non è un prodotto di forte appeal per i broadccaster tv, ma l’area commerciale dell’ente saudita punta a sfruttare al massimo questa opportunità. Un’operazione che potrebbe, da un lato migliorare l’immagine internazionale del calcio saudita, dall’altro valorizzare i migliori talenti locali. Una vetrina ideale, inoltre, per far esplodere, anche in Arabia Saudita, la leva del calciomercato.