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    Operazione anti-'ndrangheta, l’ex portiere Ballotta aggredito dal boss del clan

    Operazione anti-'ndrangheta, l’ex portiere Ballotta aggredito dal boss del clan

    • Redazione CM
    Marco Ballotta vittima di usura. L'ex portiere di Bologna, Parma, Modena, Lazio e Inter, è tra le persone raggirate e minacciate da esponenti della 'ndrangheta. In difficoltà per un problema economico, Ballotta aveva chiesto aiuto a un intermediario per coprire i 250.000 euro di debito accumulati presso una banca. Gli viene segnalato il nome di Giovanni Battista Moschella, affiliato a un clan malavitoso.

    COSA E' SUCCESSO - Moschella a sua volta lo mette in contatto con Roberto Radici, che - per 5.000 euro - gli dice di poter trattare col direttore della banca. Una volta incassati i 5.000, Radici sparisce. Passa qualche mese e - scrive La Gazzetta dello Sport - Ballotta scopre che il suddetto ha un ufficio a Modena. Di fronte alle accuse dell'ex portiere, Radici lo invita ad uscire in strada, dove trovano ad attenderli Moschella, il quale accusa Ballotta di aver parlato male di lui mettendolo nei guai con gente di Modena con cui voleva fare "affari". "Vuoi che ti faccia arrivare qualcuno? Stai attento" lo minaccia Moschella, rifilandogli poi due pugni sul petto. Ballotta si allontana e dà per persi quei 5.000 euro.

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