Ondrey Mazuch: meteora alla Fiorentina, certezza al Dnipro
Uno dei tanti motivi che portavano alle frizioni quotidiane fra l'ex tecnico viola Cesare Prandelli e l'ex d.s. gigliato Pantaleo Corvino era che, secondo quest'ultimo, l'oggi c.t. della Nazionale italiana non utilizzava, né sapeva valorizzare, i giovani che l'uomo di Vernole comprava per Primavera e prima squadra. Ondrey Mazuch è un esempio calzante: per Corvino questo centrale difensivo acquistato prima del mondiale Under 20 in Canada ad inizio estate 2007 era il Thomas Repka del futuro, mentre per l'allenatore di Orzinuovi era un acerbo e solo futuribile stopper ancora grezzo. I fatti hanno dato ragione piu' a Prandelli che all'ex responsabile anche del settore giovanile gigliato visto che il classe '89 di Hodonin ha avuto una carriera deludente per le aspettative che c'erano nei confronti dello stesso Mazuch, che era davvero definito un talento dopo quella competizione canadese di oltre sei anni fa: Anderlecht e Dnipropetrovsk nel curriculum del compagno di nazionale di Hable, anche quest'ultimo mai protagonista in prima squadra. Dei due anni fiorentini di Mazuch si ricorda l'atteggiamento superficiale e supponente nelle partite della Primavera guidata allora da Alberto Bollini e poi da Renato Buso, cosa che non convinse mai Prandelli a promuovere l'attuale numero 3 della formazione guidata da Juande Ramos, che proprio in Ucraina ha trovato finalmente una continuità di rendimento tanto ricercata. Stasera affrontera' per la prima volta da avversario la Fiorentina senza però incontrare, tranne il massaggiatore Maurizio Fagorzi, nessuna faccia conosciuta. Infatti Manuel Pasqual, uno punto di contatto fra il Mazuch di Firenze e quello di oggi, non è partito per Dnipro perchè infortunato.