Onana lascia il Qatar? Da Roy Keane e Kalinic ad Anelka e Boateng, quando o calciatori lasciano la nazionale FOTO
L'estremo difensore africano non è il primo a lasciare la propria nazionale in una grande competizione. Nella gallery gli illustri precedenti.

Haris Belkebla fu espulso dalla nazionale dell'Algeria per aver tenuto un comportamento inappropriato durante la Coppa d'Africa. Mentre un compagno di squadra giocava online al videogioco Fortnite, Belkebla entrĂ² nella camera d'albergo dove la squadra era in ritiro e si spogliĂ² in webcam.

Amr Warda, centrocampista dell'Egitto, fu cacciato a causa di pesanti accuse di molestie sessuali e insulti da parte di due giovani.Â
L'ex Palermo Eran Zahavi, capitano di Israele, abbandonĂ² nel 2017 al termine della sfida contro la Macedonia, gettando a terra la fascia in segno di protesta contro i fischi del suo pubblico:Â


Il centrocampista Stefen Effenberg durante USA '94 mostrĂ² il dito medio verso i tifosi tedeschi che contestarono una sua prestazione contro la Corea del Sud. Immediata la sua esclusione per volontĂ del commissario tecnico Berti Vogts ..

Radja Nainggolan lasciĂ² il Belgio dopo la mancata convocazione per il Mondiale di Russia del 2018.

Sulley Muntari e Kevin Prince Boateng, ex centrocampisti del Milan, vennero esclusi dalla nazionale del Ghana per motivi disciplinari, all'ultima giornata della fase a girone del Mondiale in Brasile del 2014

Nicholas Anelka insultĂ² pesantemente il commissario tecnico Raymond Domenech durante l'intervallo della sfida contro il Messico, compromettendo la sua presenza nella Francia.

Nikola Kalinic allontanato dal ct Dalic nel 2018: dopo la sfida tra la sua Croazia e la Nigeria, nella quale l'ex attaccante del Milan si è rifiutato di entrare in campo nel finale di match.
Zlatko Zahovic fu escluso dalla Slovenia per uno screzio con il commissario tecnico Katanec durante la Coppa del Mondo 2002: dopo essere stato sostituito contro la Spagna, l'attaccante insultĂ² l'allenatore.

Roy Keane, una settimana dopo l'inizio dei Mondiali del 2002, rese pubblico il suo malcontento per il viaggio, i campi di allenamento e la programmazione attuata dalla propria nazionale. L'allenatore McCarthy definì Kane un fattore inquietante per il resto della squadra
