Eroe Romero, l'Argentina batte ai rigori l'Olanda e vola in finale con la Germania
Il remake della finale mondiale del 1978, una sfida soporifera decisa ai rigori tra due squadre che per 120 minuti pensano soprattutto a non prendere gol. Van Gaal si arrocca dietro ad un 3-5-2 che sul campo è a tutti gli effetti un 6-3-1, Sabella punta tutto sul tanto atteso Messi, senza che la Pulce argentina riesca a giustifcare una tale dipendenza. Il primo tempo va in archivio tra mille sbadigli e una punizione della Pulce che Cillessen para senza sporcarsi. L'Olanda? Non pervenuta, come Robben, una freccia rimasta nell'arco.
TROPPA TENSIONE - La ripresa è la ripetizione dei primi 45 minuti, cambiano alcuni interpeti (dentro Janmaat, Clasie e nel finale Palacio e Aguero) ma il risultato assomiglia più ad una recita di terza elementare che ad una semifinale di un Mondiale. Al 75' un lampo, Higuain gira un cross dalla destra di Perez trovando l'esterno della rete, la prima vera emozione cancellata dalla bandierina alta dell'assistente. Niente, non succede nulla. Fino all'84' quando Rojo da lontano prova a scaldare i cuori dei tifosi argentini, riuscendo a scaldare solo i guantoni di Cillessen. La partita si trascina lentamente verso i supplementari, prima di arrivare a destinazione Mascherano nega a Robben la possibilità di sbloccare il match.
ROMERO - Dimenticate quello che è successo negli extra time di questo Mondiale. Giocate zero, emozioni zero, tentativi pochi. Un sinistro di Robben parato da Romero, un colpo di testa senza forza di Palacio e un occasione per Maxi Rodriguez. Stop. Si vai ai rigori, Van Gaal senza cambi non può inserire Krul, eroe contro Costa Rica, Cillessen prende gol da Messi, Garay, Aguero e Maxi Rodriguez, Romero (che la Samp non ha confermato) para i tiri di Vlaar e Sneijder. Vince l'Argentina, che vola in finale, sfiderà domenica la Germania al Maracanà. Come nel 1986, come nel 1990.
CLICCA QUI PER IL CALENDARIO COMPLETO DI BRASILE 2014