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Oggi la Juve dice addio al Malaka Martinez, il più grande flop di Marotta
IL FLOP DI MAROTTA - Per Beppe Marotta, che il 1° giugno di quell'anno era diventato direttore generale del club bianconero e respondabile del mercato, quello di Martinez fu una sorta di biglietto da visita, insieme all'ingaggio di Luigi Delneri come allenatore. Un brutto biglietto da visita, possiamo dire a posteriori. Perché è vero che poi Marotta ha fatto benissimo, vincendo e dimostrandosi il miglior dirigente degli ultimi anni, anche sul mercato (ed è superfluo ricordare i colpi a parametro zero, Pirlo e Pogba su tutti), ma è altrettanto vero che la stagione che fece seguito a quel mercato andò malissimo per la Juve. Un altro settimo posto, Delneri esonerato, e per Martinez prima il fallimento sul campo e poi l'inizio di un calvario (sportivo) personale.
IL CALVARIO DEL MALAKA - Nel 2010-11, il Malaka collezionò un totale di 20 presenze (zero gol) fra campionato, Coppa Italia ed Europa League. A fine stagione iniziò una serie di prestiti che, complici gli infortuni, lo ha visto in campo solo 29 volte in cinque anni, con le maglie di Cesena, Cluj (Romania), Novara (mezz'ora nei playout in Serie B) e Juventud (Uruguay).
UN RINNOVO PER IL BILANCIO - Nell'estate del 2014 la Juventus arrivò addirittura a prolungargli il contratto fino al 30 giugno 2016, ultimo espediente per tentare di ammorbidire un investimento flop sotto ogni punto di vista, con l'obiettivo raggiunto unico di aver spalmato l'ultimo anno di ingaggio su due stagioni. Oggi, 30 giugno 2016, la Juve saluta Martinez, il più grande errore di mercato di Beppe Marotta.