Odriozola e il suo rapporto con Firenze e la Fiorentina: 'Ambiente incredibile. Chissà cosa sarebbe successo se avessimo vinto la coppa'
"Questa città è unica. Nei giorni in cui era uscito il mio nome sui giornali, ho iniziato a ricevere messaggi sui social. Ancora erano solo voci eppure i tifosi viola già mi scrivevano. Ho pensato 'Wow, devo andare lì'. E quando sono arrivato ho capito subito la passione. E mi piace tanto anche la vostra ironia. Firenze è Firenze e il calcio qui è una religione. Parliamo della curva Fiesole, dai. L'ambiente è incredibile, tutti gli amici che mi sono venuti a trovare dalla Spagna me lo hanno detto. A Firenze si vive per il calcio. Prima di Fiorentina-Juve sono entrato in campo e ho visto la coreografia dedicata a Dante. Ho avuto la “piel de gallina”, come si dice, la pelle d'oca".
Lo spagnolo ha poi raccontato alcuni particolare della vita all’interno dello spogliatoio viola, oltre che a sottolineare l’importanza di Italiano: “Intanto dico una cosa. È la prima volta che mi capita di avere un gruppo del genere, siamo davvero una famiglia. Il personaggio del gruppo è Nico Gonzalez, fa sempre scherzi. Pensa che quando siamo in palestra e iniziamo ad allenarci, lui prende il microfono e inizia a cantare. Il top nello stile? Saponara. Elegante, stile italiano, top. Per il peggiore c'è scelta. Sottil sembra che sia un artista di hip hop, ma non è il mio genere. E poi Milenkovic: poverino, si vestirebbe anche bene in generale, ma compra delle scarpe orribili. Non ho mai imparato tanto come nel corso di quest'anno. E' mancata una coppa... Immagino l'Inferno di Dante ma di gioia. La gente impazzita. Avrei voluto giocare il ritorno di Coppa Italia con la Juve, ma quell'infortunio di m... Quando ci vuole ci vuole. Al ritorno da Bergamo, dopo la vittoria in Coppa con l'Atalanta, ho visto tutta quella gente che ci acclamava. Ho pensato: cosa accade se vinciamo la Coppa?”.