Dici Cesena e a Milanello vedi la gente sbiancare. La prima e salutare sveglia dello scorso anno all'ambiente rossonero avvenne appunto in Romagna. Una clamorosa sconfitta per 2-0 nel giorno del debutto di Ibra e Robinho. Qualcosa d'impensabile, perché i bianconeri erano giusto una matricola.

 

Anche oggi, però, sull'onda dell'entusiasmo per il 4-0 rifilato in Champions all'Arsenal, il Milan farebbe bene a prendere molto sul serio l'impegno del Manuzzi. Perché i romagnoli, con Mutu e Iaquinta davanti, possono far male in contropiede alla squadra di Allegri. Paradossalmente per Ibra e compagni sarebbe molto più agevole affrontare di nuovo lo sbadato Arsenal di Wenger, fumoso nella costruzione del gioco e ballerino dietro. Lungi da noi dire che il Cesena è più forte dell'Arsenal. Ma tatticamente i romagnoli potrebbero creare più problemi dei Gunners ai rossoneri.

 

Non va dimenticato poi che domenica mancherà lo squalificato Ibrahimovic, grimaldello fondamentale per scardinare le retroguardie delle piccole che si chiudono a riccio. Il gioco di Arrigoni sarà giocoforza quello del difendere e ripartire e il Milan, fisiologicamente stanco o appagato per l'impresa di San Siro dell'altro giorno potrebbe pagare dazio. Dovrà essere bravo Allegri a stimolare e pungolare i suoi. Basterà?