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Hojbjerg, occasione per Milan e Roma
LUCI E OMBRE - Talento genuino in grado di giocare in tutti i ruoli del centrocampo, Hojbjerg è cresciuto in uno dei migliori settori giovanili di tutta la Danimarca, quello del Brondby, in grado di sfornare negli anni passati campioni del calibro di Micheal Laudrup e Peter Schmeichel. Il salto in una big arriva nel 2012 quando il Bayern Monaco si interessa a lui e lo acquista per poco più di 500mila euro. L'esordio in Bundesliga avviene a 17 anni, il 13 aprile 2013, contro il Norimberga con Heynckes in panchina, ma le gioie in campo non vanno di pari passo con quelle nella vita privata: il padre si ammala di tumore, Guardiola prende a cuore il futuro del ragazzo e la drammatica vicenda, sensibilizza la società favorendo il trasferimento del padre in un ospedale di Monaco dove però, nell'aprile 2014, perde la sua battaglia personale.
TANTA QUALITA' - Centrocampista centrale, dotato di un fisico possente e di piedi delicati, è finito ai margini della rosa nella stagione attuale, collezionando appena cinque presenze, solo una da titolare (chiuso anche dall'esplosione di Gaudino). Troppo poco per pensare di restare a Monaco di Baviera, come confermato dopo la sfida di qualificazione a Francia 2016 tra Daminarca, di cui a 19 anni è titolare indiscusso, e Serbia: "Ho bisogno di giocare con continuità, di imparare. Al momento il Bayern non è il posto giusto per me". Rummenigge è pronto ad accontentarlo, ma solo con una cessione in prestito. In Bundesliga si sono fatti avanti Augsburg, Borussia Moenchengladbach e Hannover 96, in Italia Milan e soprattutto Roma hanno chiesto informazioni.