Oaktree non cambia il mercato dell'Inter: la strategia e i nomi
Tutti aspettano il faccia a faccia tra il presidente Steven Zhang e Antonio Conte. L'allenatore nerazzurro, sotto contratto fino a giugno 2022 con un ingaggio da 12 milioni di euro netti all'anno, chiede chiarezza. E che non gli venga smantellata la squadra sul mercato in uscita. Per Conte sono incedibili le cinque stelle Bastoni, Barella, Hakimi, Lukaku e Lautaro. Quest'ultimo non è più cercato dal Barcellona (che ha preso Aguero e tratta Depay), ma è entrato nel mirino del Real Madrid. La speranza dei tifosi nerazzurri è che il presidente Florentino Perez centri altri obiettivi ancora più costosi come Haaland e/o Mbappé. Lo stesso discorso vale per Chelsea e Manchester City, che tentano Kane.
Via libera ai calciatori in scadenza di contratto: Padelli, Ranocchia, Kolarov, Young e forse pure D'Ambrosio. Per il resto i dirigenti dovranno essere bravi a piazzare i giocatori in prestito che non rientrano più nei programmi della società come Dalbert, Joao Mario, Lazaro e Nainggolan. Per quest'ultimo il Cagliari offre 3 milioni di euro più la rinuncia ai circa 2 milioni di bonus previsti per Barella.
Ora come ora è complicato fare nomi in entrata. Servirebbero un erede di Handanovic, un vice Lukaku e un esterno sinistro, ma non si può dare per certo nemmeno il ritorno di Dimarco dall'Hellas Verona. Nell'Udinese, prossima avversaria dell'Inter domenica a San Siro nell'ultima giornata di campionato, militano due argentini molto apprezzati ad Appiano Gentile: il portiere Musso e il centrocampista De Paul, ma la bottega dei Pozzo non fa sconti e li valuta rispettivamente almeno 20 e 30 milioni di euro a testa. Cifre a oggi proibitive per il club nerazzurro, al lavoro per tagliare alcuni ingaggi pesanti come quelli dei cileni Sanchez e Vidal.