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  • Nuovo Torino:|Non fa brutti scherzi

    Nuovo Torino:|Non fa brutti scherzi

    Esame superato e Toro qualificato. Non solo al terzo turno di Coppa Italia, domenica 21 a Siena per una sfida che profuma di A, ma anche nelle teste dei tifosi che ieri sera all'Olimpico hanno festeggiato (con qualche brivido) la vittoria sul Lumezzane per 1-0. La squadra di Ventura doveva rompere il ghiaccio nel debutto casalingo e cercare di convincere che il possesso palla, le geometrie applicate e i movimenti del 4-2-4 saranno le armi per far tornare il bel gioco sotto la Mole e far provare la famosa «libidine» evocata dal tecnico genovese.

    L'impegno non era semplice, considerando i macigni del passato e i timori di un sistema che deve ancora crescere, ma con qualche sofferenza la missione è riuscita. «Sono soddisfatto - dice Ventura - perché la strada è giusta e mi aspettavo questo impatto». La rete di Antenucci, entrato al posto di Sgrigna nella ripresa, ha scongelato un Toro che però deve ancora lavorare tanto per evitare i soliti patemi. Il Lumezzane è rimasto in partita sempre, anche grazie alle occasioni non sfruttate dai granata, e nei recuperi dei due tempi ha centrato il palo con Inglese e la traversa con Ferrari. Questa volta, però, il destino ha voluto aiutare il Torino e chissà che l'aria non sia cambiata anche su un terreno da sempre scomodo per i granata.


    Il ritorno all'Olimpico 76 giorni dopo il nefasto Torino-Padova è stato dolce: 10mila tifosi a vedere il debutto ufficiale nel week-end di Ferragosto (tranne Cairo), tanti applausi alla lettura delle formazioni e «ohh» di stupore ogni quattro passaggi riusciti di fila. Il Toro ha sfruttato il clima positivo ed è partito a testa bassa, grazie soprattutto alla voglia e alla classe di Guberti.

    Dopo 4 minuti l'esterno ex blucerchiato si faceva parare un tiro debole e, dopo un rasoterra fuori di Iori (15'), accendeva le polveri con tre belle azioni in otto minuti: l'ultima, al 28', nasceva da un contropiede che non si trasformava in gol solo per la chiusura provvidenziale di Baraye. Segnali incoraggianti di gioco ed intensità che però svanivano nella seconda parte della frazione. La manovra diventava più lenta, gli spazi non si aprivano e piano piano usciva il Lumezzane. Che concedeva ancora un'opportunità a Bianchi (tiro sprecato al 43') prima di colpire il palo con Inglese.

    Un brivido che faceva scattare i fischi ingenerosi di alcuni tifosi, ma non svegliava il Toro nella ripresa. Il possesso palla restava a favore dei granata, ma gli spunti per sbloccare la partita non maturavano. Solo l'ingresso di Antenucci alleggeriva i granata dalla tensione e faceva tornare il sorriso al pubblico. Al 19' il cross dalla destra di Darmian trovava la testa dell'attaccante, colpito duro alla coscia destra dopo pochi minuti di gioco, per l'incornata che valeva l'1-0. Antenucci lasciava il campo poco dopo ad Ebagua per l'infortunio, ma sul terreno restava una squadra più determinata e sicura. Unica nota stonata i fischi riservati nella ripresa da buona parte del pubblico ad un Bianchi sprecone e poco utile alla manovra: segno di un amore finito, causa mercato, oppure uno stimolo per farlo uscire dal guscio?


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