Nuovo stadio Roma, Venditti: 'Vorrei essere il primo a cantare'
Il popolare cantautore Antonello Venditti, tifosissimo della Roma, ammette al quotidiano La Repubblica: 'Mi piacerebbe essere il primo a cantare in quella che sarà la nuova casa giallorossa, e di certo non mancherà Grazie Roma. Poi Tor Di valle è un posto che ha già portato fortuna alla nostra squadra: spero che quella canzone che risuona all'Olimpico quando la Roma vince, si possa ascoltare tante volte nel nuovo stadio. È importante che l'impianto si faccia e dia lustro a questa città che di contemporaneo, a parte Parco della Musica e Maxxi, non ha molto. Così com'è concepito, lo stadio serve sia alla Roma che alla città: alla squadra per avere una casa comoda e sicura dove riportare alle famiglie non soltanto alle partite ma anche a concerti e altri eventi che la nuova struttura ospiterà, e alla città per essere più moderna. Il presidente Pallotta si sta meritando la cittadinanza onoraria: investire oltre un miliardo in una città piena di debiti non è da tutti. Si è dimostrato più romano di tanti imprenditori della Capitale. C'è un vecchio detto: non è romano chi a Roma nasce ma chi da romano agisce. L'Olimpico? Ha problemi strutturali, frutto di rifacimenti e sovrapposizioni architettoniche successive. È dedicato all'atletica leggera, che però non ha manifestazioni in inverno: credo andrà riconvertito, e temo diverrà un peso enorme a cui dovrà pensare il Coni. Il degrado del Flaminio mi spiace: è una fantastica bomboniera. Per i concerti è decisamente meglio dell'Olimpico'.