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Nuovo scandalo sanitario in Lombardia, Gimbe: 'Oltre il 51% dei vaccini a personale non sanitario'
Si tratta dell’ennesimo record negativo per una regione che già nei giorni scorsi è finita nella bufera per il clamoroso errore nel calcolo dell’RT con cui sono stati sovrastimati i positivi Covid, condannando la Lombardia a una settimana in più di zona rossa evitabile.
La risposta della Regione non si è fatta attendere. È stata respinta al mittente ogni accusa attraverso una nota ufficiale nella quale si afferma che le dosi finite ai non sanitari sono state “appena” 54mila su 256mila somministrate, il 21,1%, contro il 67,2% andate ai sanitari, mentre 30 mila dosi, pari all'11,7% del totale sarebbero andate a ospiti di strutture sanitarie e sociosanitarie.
Non sono invece “morbide” le reazioni derivanti dal mondo della medicina ed in particolare da parte di Filippo Anelli, Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, che commenta così i dati Gimbe: “Una cosa incomprensibile su cui sarà necessario fare verifiche”.
Ancora una volta l’amministrazione Fontana si ritrova dinanzi a forti critiche e contestazioni. Sicuramente questa vicenda merita ulteriori indagini e conferme, ma se i dati saranno corretti le polemiche non tarderanno a piovere sul Governatore già accusato di non riconoscere, e per certi versi negare, la realtà dei fatti ed in molti continuano a domandarsi: “Cosa deve succedere ancora perché quest'uomo e questa giunta liberino per sempre i lombardi da questa catastrofe innaturale”?