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  • Nuovo San Siro: il Comune chiede a Milan e Inter di modificare il progetto, i dettagli

    Nuovo San Siro: il Comune chiede a Milan e Inter di modificare il progetto, i dettagli

    • Redazione CM
    Più verde, diversi aggiustamenti su viabilità e parcheggi, minor impatto ambientale e addirittura lo spostamento dello stadio. Secondo quanto scrive La Repubblica nella giornata di ieri il coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon ha convocato una riunione con il Comune, Milan e Inter per discutere delle novità emerse sul progetto del nuovo San Siro dopo gli incontri delle scorse settimane.

    RICHIESTE - Con in mano la relazione e tutti i punti critici emersi nel confronto con i residenti, i comitati, le associazioni di categoria e diversi consiglieri comunali, sono stati messi sul piatto alcuni capitoli come oggetto di “trattativa” tra Palazzo Marino e le società. Il Comune sta chiedendo ai club alcuni ritocchi al piano di fattibilità esposto durante il dibattito. Tra i temi trattati ci sono l’aumento del verde, la neutralità carbonica dell’operazione per adeguare il tutto al Piano aria clima e quindi la sostenibilità ambientale sia della demolizione del Meazza che della costruzione del suo sostituto, ma anche lo spostamento dello stadio. L’esigenza è quella di avere la struttura il più possibile lontana dalle abitazioni affacciate su via Tesio.

    CLIMA SERENO, MA... - L’idea è quella di fare arretrare l’impianto di qualche metro dalla via. Il clima è stato descritto come sereno, ma il dialogo non è semplice perché da un lato ci sono un sindaco, Giuseppe Sala, e una giunta che hanno da render conto alle voci della città e della propria maggioranza (con tanto di oppositori alla demolizione del Meazza). Dall’altro lato, poi, ci sono le squadre che hanno fretta e che, soprattutto, non vogliono spendere 40 milioni per confezionare il progetto esecutivo se prima non hanno la certezza che l’operazione vada in porto. Per questo motivo il piano B per la costruzione del nuovo stadio nelle aree ex Falck di Sesto San Giovanni è tutt’altro che accantonato.

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