Nuovo processo a Weinstein: c'è anche un'attrice italiana a testimoniare
Questa volta, a testimoniare contro l’ex patron della Miramax ci sarà anche un’attrice e modella italiana. Ribattezzata “Jane Doe 1” in quanto anonima, ha raccontato di essere stata vittima di Weinstein nel febbraio 2013: come riporta l’Ansa, la donna sarebbe stata aggredita da Weinstein in un hotel di Beverly Hills e sarebbe stata “afferrata per i capelli e costretta a fare cose che non avrebbe voluto fare”.
Le accuse di molestie e abusi sessuali contro Weinstein sono scoppiate nell’ottobre 2017, quando a ruota circa 90 donne dello spettacolo – tra i volti più noti si ricordano Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie e Salma Hayek – hanno pubblicamente accusato il fondatore della Miramax, dando il via al movimento femminista #MeToo. Proprio la condanna del 2020 costituisce un punto di riferimento importante nella storia del movimento #MeToo, come pure il respingimento della richiesta di annullamento dei crimini sessuali, avvenuto lo scorso giugno.
L’ex mogul di Hollywood si presenterà a processo in abiti civili, e non in uniforme da carcerato, ed è rappresentato dai legali di Los Angeles Alan Jackson e Mark Werksman. La difesa punta a screditare la credibilità delle accusatrici, come già avvenuto – invano – nel processo tenutosi nella Grande mela, e si affida alla clemenza dei giudici losangelini, notoriamente benevoli nei confronti dei vip di Hollywood. I due legali hanno però espresso anche la loro preoccupazione riguardo alla possibile influenza nel verdetto finale del nuovo film con protagonista proprio Weinstein e l’inchiesta sul suo caso che ha portato il New York Times alla vittoria del premio Pulitzer, che uscirà nelle sale statunitensi il 18 novembre, a processo ancora in corso.