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    Nuovo decreto Draghi, Pasqua e Pasquetta: dalle visite ai parenti alle seconde case, cosa si può fare e cosa no

    Nuovo decreto Draghi, Pasqua e Pasquetta: dalle visite ai parenti alle seconde case, cosa si può fare e cosa no

    Il nuovo decreto varato dal governo Draghi per contenere la crescita dei contagi da Covid-19 entra in vigore da domani, lunedì 15 marzo, fino al 6 aprile e introduce regole più severe, dalla chiusura di bar e ristoranti alla serrata dei negozi, fino all'abbassamento delle soglie per l'ingresso in zona rossa. In particolare, son state inasprite le limitazioni per quanto riguarda il periodo di Pasqua e Pasquetta, 3,4 e 5 aprile: l'intero territorio nazionale (tranne la Sardegna che è regione 'bianca') sarà sottoposto a regime di zona rossa, ma cosa si potrà fare e cosa no durante le festività?

    VISITE AD AMICI E PARENTI - In attesa dell'aggiornamento delle Faq da parte del governo, Il Corriere della Sera fa chiarezza su una Pasqua che sarà blindata come nel 2020. Niente tavolate a ristorante e casa, gli incontri saranno contingentati. Ci si potrà spostare solo per 'comprovate esigenze', ma resta la deroga in vigore lo scorso Natale: una sola volta al giorno, due adulti e minori di 14 anni possono fare visita ad amici o parenti all'interno della regione, tra le 5 e le 22 e 'verso una sola abitazione privata abitata'.

    NO GITE A PASQUETTA - Non sarà possibile invece effettuare la tradizionale gita fuori porta di Pasquetta, visto che gli spostamenti fuori regione saranno vietati e quelli entro i confini regionali sono consentiti una sola volta al giorno e verso abitazione privata. I parchi resteranno aperti, ma visto il divieto di uscire se non per motivi di lavoro, urgenza o salute non sarà possibile visitarli per gite di piacere.

    VIAGGI ALL'ESTERO: SI', MA... - I viaggi all'estero sono consentiti, ma con severe limitazioni: non sarà possibile farne per turismo, almeno nei giorni 3, 4 e 5 aprile. Anche qui vige la regola degli spostamenti consentiti solo per 'comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute' e il turismo non rientra in questa categoria. Non esistono limitazioni per quanto riguarda il colore di partenza della regione, la limitazione più riguardare il Paese di destinazione che può condizionare il rientro e un eventuale periodo di quarantena. Possibile prendere un aereo da un aeroporto di un'altra regione.

    REBUS SECONDE CASE - Non è ancora del tutto chiaro invece il discorso relativo alle seconde case, non essendoci un passaggio specifico nel decreto legge del governo Draghi e per il quale si aspetta un aggiornamento sulle Faq. L'interpretazione di Palazzo Chigi è che andare nelle seconde case è consentito, anche in un'altra regione e anche in zona rossa, ma lo possono fare solo coloro che abbiano un titolo per provare la proprietà e l'affitto (esibendo una copia del contratto o autocertificandolo) e a patto che la casa di destinazione non sia abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare del proprietario. Tuttavia, alcune ordinanze regionali e comunali possono vietare di raggiungere le abitazioni di vacanza.

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