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Nuovi dubbi sulla morte di Maradona: il litigio col medico poi sparito. Stasera Napoli con maglia albiceleste FOTO
IL SILENZIO DEL MEDICO - Sotto osservazione ci sono le frasi della dottoressa Dahiana Madrid, obbligata a firmare una dichiarazione secondo la quale aveva controllato le condizioni di Diego per tutta mattina. E poi la mancanza di un defibrillatore e di un medico attivo 24 ore al giorno. Come riporta Diario Olè, colpisce il silenzio di Leopoldo Luque, il chirurgo che lo ha operato al cervello il 3 novembre, storico medico di fiducia dell'ex Pibe de oro.
IL RETROSCENA - Come spiega El Dia (che nelle scorse ore ha fornito l'audio con la richiesta di soccorsi di Luque), il medico non era con Maradona nei giorni precedenti la morte. Due testimoni, già ascoltati nel dossier sulla morte di Diego, raccontano di un pesante litigo il 19 novembre, una settimana prima del decesso. Fonti giudiziarie raccontano di insulti e uno spintone da parte di Maradona, Luque . E ora - proseguono media argentini - Luque potrebbe essere indagato. Anche per questo il medico non è stato ascoltato come testimone dai quattro procuratori che si stanno occupando della vicenda. Dopo due giorni di interrogatori fino alle 5 del mattino, si sono radunati per fare il punto e programmare i successivi passaggi.
OMAGGIO - Il Napoli, intanto, è pronto a omaggiare di nuovo il suo Re. Questa sera, nella sfida contro la Roma al San Paolo - futuro Stadio Diego Maradona - scenderà in campo con una divisa albiceleste in ricordo dell'Argentina. E del suo Diego.
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— Official SSC Napoli (@sscnapoli) November 29, 2020
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