EPA
Nuova Zelanda, attentato in due moschee: 49 morti, massacro in diretta Facebook nel nome di Traini e Breivik
Un attentato di chiara matrice religiosa e razziale, come comunicato da Tarrant via Twitter: "Mi sono ispirato alla strage ad Utoya, in Norvegia, di Anders Breivik nel 2011. Voglio uccidere gli stranieri invasori". Nomi incisi anche sui caricatori, tra le fonti di ispirazione citate anche l'italiano Luca Traini che nel 2018 tentò una strage di migranti a Macerata ferendo sei persone.
A rendere ancora più drammatico l'episodio, la dimensione social del massacro: l'attacco e la strage sono stati infatti trasmessi in diretta Facebook da Tarrant e i suoi, un video prontamente rimosso dal celebre social network. La polizia ha trovato esplosivi proprio nella moschea di Linwood, a testimoniare la serietà dell'attacco. Amaro il commento della premier Jacinta Arden: "E' uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda. Siamo davanti a un atto di violenza senza precedenti".