Nuova Juve:| 70 milioni sul mercato
Domani al via gli abbonamenti, giovedì l'aumento di capitale: 70 milioni per gli acquisti. Aguero resto il primo obiettivo.
Stadio, investimenti e mercato: sette giorni da nuova Juve.
Edificato «lo stadio che cambia il calcio», motto della campagna abbonamenti che s'apre domani, la Juve cercherà ora di metterci dentro una squadra in grado di cambiare il campionato. Per il necessario shopping, si aspetta il cda straordinario di giovedì, che approverà il nuovo piano industriale per le prossime quattro stagioni, e relativo aumento di capitale, cui si sono dedicati i due ad, Aldo Mazzia e Beppe Marotta. Il primo curando la parte finanziaria, il secondo tracciandone le esigenze sportive. La cifra verrà svelata a consiglio avvenuto, ma al di là dell'importo dell'aumento, è ipotizzabile che per il mercato verranno stanziati sui settanta milioni di euro. Al netto degli incassi dalle eventuali cessioni.
L'agenda della settimana prevede anche colloqui per gli acquisti, da Lichtsteiner (oggi) ad Aguero (verso il fine settimana), il riscatto dei giocatori arrivati un anno fa in prestito, Quagliarella, Matri, Pepe e Motta, e la risoluzione delle comproprietà. Da domani, poi, saranno virtualmente aperte le porte della nuova residenza bianconera, lo stadio, con l'avvio della campagna abbonamenti. La prima fase (di prelazione) durerà fino al 9 luglio, e sarà riservata ai premium member, tra cui i vecchi abbonati. Dal 13 al 31 luglio, invece, chiunque potrà sottoscrivere una tessera. In attesa di buoni piedi e faccia da copertina, e Sergio Aguero riassume bene entrambe le cose, la Juve punta forte sul nuovo stadio, e sull'orgoglio gobbo, come disse Andrea Agnelli. Dev'essere per questo che il poster più grande per annunciare la campagna per l'affitto dei posti è stato appiccicato in casa dei nemici, Inter e Milan: 60 metri di lunghezza e 384 metri quadri alla stazione centrale di Milano. Già piazzato oltre il 75% dei premium seats, quelli più costosi, la società bianconera è fiduciosa anche per il resto dell'impianto, anche se molto dipenderà dall'assemblaggio della squadra, come succede ovunque. Curiosità e fascino del nuovo stadio potrebbero compensare la mancanza delle notti Champions, ma poi bisognerà allestire sul prato un gruppo competitivo. E che qualche sogno lo autorizzi.
Sulla costruzione della squadra dovranno allora essere bravi e furbi Marotta e Paratici, braccio destro dell'ad, perché le risorse non saranno infinite. A fronte dell'aumento di capitale ci sarà infatti un rosso di bilancio di oltre 50 milioni e da rinsaldare le fondamenta di un piano quadriennale. In pratica, non è che l'intera somma finirà dritta sul mercato, anzi. A una prima stima, rigorosamente non ufficiale, la Juve dovrebbe destinare alla ristrutturazione circa settanta milioni. Tra i 25 e i 30 per il grande colpo, Aguero per esempio, poco più di una trentina per i riscatti, e il resto per le altre operazioni. Visto che la prima sarà l'acquisto di Stephan Lichtsteiner, tra i 9 e 10 milioni, tutti gli altri innesti dovranno arrivare con il baratto. O essere autofinanziati per la maggior parte del prezzo, con gli incassi delle vendite. In fondo, la lista dei partenti sarebbe piuttosto lunga, in tutti i settori del campo: da Grosso a Felipe Melo, per non dire dell'attacco che fu, Iaquinta e Amauri.
Sul piano degli scambi si lavorerà soprattutto per arrivare a Mirko Vucinic, perché i venti milioni chiesti dalla Roma al momento sforano il budget juventino. Con il cambio dell'usato si cercherà di convincere anche il Real Madrid a mollare Lass Diarra e prendersi Felipe Melo: che piace a José Mourinho, dall'estate scorsa, ma che non è ancora stato scritto nei piani della società merengue. Magari s'è sparsa la voce che, dopo un paio d'anni, molti compagni non lo sopportano più.