Novità Milan: uno scudetto 'in prestito'
Se il Milan, come ormai è molto probabile, vincesse il suo 18esimo scudetto, lo farebbe mostrando qualcosa di inedito, a livello di mercato, rispetto alla storia, recente e non, del calcio italiano.
E' opinione comune, fra gli addetti ai lavori e fra i tifosi, che i maggiori protagonisti della cavalcata della squadra di Max Allegri siano Abbiati, Thiago Silva, Seedorf, Boateng e Ibrahimovic, oltre a quel Pato decisivo nel match clou con l'Inter ma per il resto della stagione un po' a corrente alternata.
Bene, fra questi punti fermi della rosa rossonera, due sono i giocatori arrivati all'inizio della stagione 2010-11, Zlatan Ibrahimovic e Kevin Prince Boateng, ed entrambi non sono (ancora) di proprietà del Milan: lo svedese è in prestito gratuito dal Barcellona con diritto di opzione di 24 milioni da esercitare a giugno, il ghanese è in comproprietà con il Genoa. E l'inedito è proprio questo: per la prima volta una squadra vincerebbe il titolo di campione d'Italia avendo fra i suoi punti di forza, e fra i nuovi arrivi decisivi per il titolo, due prestiti.
Non è un dato negativo, nè positivo, è solo un dato statistico e, se vogliamo, è un segno dei tempi: in un'epoca di crisi finanziaria e in vista dell'imminente fair play finanziario, si vince anche con i prestiti, e non più solo con i campioni pagati in contanti e subito di proprietà, come è sempre accaduto negli ultimi anni, dai Milan di Sacchi, Capello e Ancelotti alla Juventus di Lippi, fino all'Inter di Mancini e Mourinho.