Novaramania:| Siamo arbitri degli altri
Non ci resta che salvare la faccia. Quello che nel primo tempo del 'Tardini' contro il Parma non abbiamo fatto, ma nemmeno sfiorato. Che il campionato sia segnato è palese a tutti, ma quello che il pubblico azzurro non merita è di vedere una squadra rassegnata, svogliata, senza coltello tra i denti da qui alla fine del campionato. Arriveranno grandi impegni come le sfide con Lazio, Juventus, Milan o Napoli.
Difficili, quasi impossibili. Ma appunto per questo da giocare senza se e senza ma, con la possibilità, ahinoi, di non fare calcoli e giocarsela alla morte. Tanto il risultato non cambierebbe. La brutta copia del Novara vista contro il Parma nei primi 45 minuti è una mancanza di rispetto verso tutti quei tifosi che, con rispetto, non hanno mai fatto mancare il proprio supporto per tutta la stagione. Non si chiede tanto, solo un po' di impegno.
Quello messo in campo sempre e comunque da Simone Pesce, forse l'unico vero acquisto azzeccato in questa sfortunata stagione. Si dovrà ripartire da lui, dalla sua voglia di combattere su ogni pallone. Un esempio per tutti, come quel Marco Rigoni che a Parma è inciampato su Mirante ma che a lungo è stata l'anima della squadra.
Dobbiamo salvare la faccia anche in vista della prossima stagione, in cui l'obiettivo sarà tornare subito a lottare per tornare tra i grandi. L'obiettivo da qui alla fine è solo questo. Gli azzurri saranno chiamati a essere arbitri del destino degli altri, dallo scudetto al terzo posto. Facciamo sudare tutti, facciamolo per l'onore.