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    Novaramania:| Ripartiamo da Pesce

    Novaramania:| Ripartiamo da Pesce

    Un arrivo in sordina, una seconda parte di stagione sopra le righe. E' questa la curva di rendimento stagionale di Simone Pesce al Novara, uno di quei gregari arrivati 'per fare numero' ma tanto incisivo da diventare titolare inamovibile del centrocampo azzurro. Più di mille minuti di fatica, di corsa, di sudore, che è stato apprezzato dai tifosi novaresi, con gli applausi convinti del pubblico del 'Piola'. Un ragazzo umile arrivato al Novara per fare legna e dare una mano a una società debuttante in serie A. Missione compiuta, per lui, difficilmente per la squadra che la B ormai la vede da più vicino.

    Simone Pesce però ha un contratto fino al 2014. Può, se le parti lo vorranno, costruire qualcosa di buono in una piazza che comunque, anche con la retrocessione, rimarrà ambiziosa. Le chiavi del centrocampo gli sono state affidate prima da Mondonico e poi da Tesser, tecnico che in primis non aveva puntato molto su di lui. Un'ammissione sul campo, un dietrofront silente e umile proprio come il mister. E lui, Pesce, la fiducia se l'è guadagnata e meritata sul campo con prestazioni sempre molto positive anche in assenza di risultati.

    Questo ragazzo di Latina è un modello da imitare per professionalità e diligenza. Ma è anche sintomo che le cose a inizio stagione, soprattutto in chiave mercato, non sono state tutte da buttare. All'inizio del periodo di trasferimenti manca ancora un buon periodo. Tanto, ma non troppo. C'è da organizzare al meglio la prossima campagna acquisti. Ma farlo con senso, questa volta. Perché i nomi e i curriculum, freddi su carta, non fanno una squadra.

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