Novaramania:| Perché prendere Granoche?
No, così non va. E' dura da dire e da digerire, ma a due mesi dall'inizio del campionato i miglioramenti dal punto di vista dell'amalgama, del gioco e dei risultati non sono arrivati. Anzi, dalle prime giornate a oggi, se dei passi ci sono stati, sono stati fatti sicuramente all'indietro. Gli infortuni certamente non hanno aiutato un gruppo quasi totalmente nuovo e attrezzato al limite per lottare per la sopravvivenza nella massima serie, ma i due punti fatti sulle tre partite casalinghe contro avversari diretti sono più di un campanello d'allarme.
Il pareggio contro il Siena poi non è da considerare un buon risultato. Nemmeno se raggiunto a dieci minuti dal termine con un gol insperato di Gemiti. I toscani, che certamente stanno meglio di noi ora, si sono permessi il lusso di venire al 'Piola' in pratica con le riserve, e a momenti escono pure vittoriosi. Quasi uno sberleffo, sinceramente. La fortuna a Udine non è stata sicuramente dalla parte degli azzurri, che però non possono permettersi di affidarsi solo ed esclusivamente alle ripartenze, anche perché Morimoto, Meggiorini e compagnia briscola non possono fare reparto da solo. Non ne sono in grado.
Infine una parola in più, probabilmente l'ultima, la voglio spendere sul presunto 'Diablo' Granoche. L'argentino arriva dal Chievo, dove ha segnato la bellezza di quattro gol in 48 partite ufficiali. Sicuramente non un bottino da bomber, ma si sapeva. Quello che ha stupito è come uno dalla sua stazza fisica passi perfettamente inosservato nelle retroguardie avversarie. Un fantasma poco tecnico, poco mobile e mai pericoloso. La domanda è una sola: ma perché lo abbiamo preso?