Sebbene la stagione agonistica sia finita da pochissimo e in modo trionfale, a Novara si continua a respirare la voglia di grande calcio. Una voglia che manca da troppo tempo, e che il Silvio Piola non ha mai vissuto sulla propria pelle. In città si freme, si pensa agli arrivi di Ibrahimovic o Totti, di Del Piero o Eto'o dopo anni passati ad osservare giocatori rispettabili ma di serie minori. In assenza di calcio giocato però non si fa altro che parlare di mercato. Tanto fumo e niente arrosto per il momento, con l'intenzione della società che è ben chiara a tutti: confermare per quanto possibile il gruppo entrato nella storia azzurra con qualche inevitabile ritocco più funzionale al gioco che sensazionalistico.

Da qui i vari nomi accostati al Novara dopo l'arrivo di Pederzoli: gli Strasser, i Paloschi, i Lanzafame o Morimoto di turno. Un giorno sono vicini, l'altro irraggiungibili. Ma a Novara la società ha conquistato a suon di risultati un elemento che da poche altre parti oggi si può trovare: la fiducia incondizionata. Proprio questo entusiasmo permetterà alle varie componenti di lavorare in piena tranquillità sul mercato senza pressioni dall'esterno che sì a volte possono aiutare, ma in gran parte delle circostanze diventano deleterie.

Perso Gonzalez, al Novara serve senza ombra di dubbio un attaccante. Rubino e Motta non possono bastare in serie A, ancor meno se alla fine Bertani deciderà di cedere alle lusinghe di Sampdoria o Siena. L'ideale sarebbe trovare una punta che trascini la squadra alla salvezza, un Di Vaio (o un Di Michele) della situazione per intenderci. Un bomber di categoria, magari anche avanti con l'età, che con la sua esperienza faccia la differenza.

Viste le origini qualcuno parla di Maccarone, ma l'ex punta di Palermo e Siena non convince pienamente la dirigenza, né tantomeno sembra convinto lui di tornare vicino casa. Non sarà facile trovarlo ma ad oggi, insieme ad un difensore centrale affidabile, queste dovrebbero essere le priorità del mercato azzurro. A meno di una esplosione di Emmanuel Gigliotti, che però ha già fatto sapere di non voler restare a Novara. Contento lui...