Cresce ancora la tensione in vista del derby di Genova di coppa. Niente scontri, questa volta, ma una sorta di 'confronto a distanza' tra Marassi, Corso Buenos Aires e Brignole, con gli ultrà genoani e doriani che si sono fronteggiati in vista del derby della Lanterna di mercoledì tra il Genoa e la Sampdoria. Spranghe in mano, caschi e cappucci in testa, per lunghe ore i due gruppi hanno messo nel panico la città. Già dal pomeriggio era trapelata la notizia di un possibile scontro: l'appuntamento per la guerriglia era stato dato alle 23.30.

I tifosi della Sampdoria sono spuntati attorno alle 22.30, zona stadio, con qualche slogan contro il Genoa. In seguito poi il gruppo, diviso, ha raggiunto la sede del club degli Ultras in Ponte Carrega. Alla stessa ora, presso lo Starhotel zona stazione di Brignole, un altro gruppo altrettanto numeroso di genoani con mazze e spranghe si radunava, cantando cori contro la Samp.

La marcia ha bloccato il traffico in corso Buenos Aires, sono stati esplosi anche alcuni botti e fuochi d'artificio. Le due fazioni non sono entrate in contatto, hanno proseguito verso direzioni diverse, nonostante l'ansia di chi abita e transita in quelle zone e il rischio altissimo di un'escalation. La tensione è scesa attorno a mezzanotte, quando i gruppi si sono sparpagliati, sorvegliati dalle voltanti e dalla polizia. Ma il derby resta a rischio altissimo, e la tensione è palpabile in città.
Ma non è tutto. Nella notte sono stati imbrattati i murales che raffigurano Gianluca Signorini, bandiera e storico capitano del Grifone deceduto nel 2002 a causa della SLA, e Fabrizio De André, altro idolo della tifoseria genoana, a sua volta scomparso prematuramente tre anni prima di Signorini. Stesso 'trattamento' riservato al graffito dedicato alla memoria di Luca Vialli sul molo di Quinto al Mare, imbrattato nella primavera del 2023.