Non solo vice Rodriguez: Laxalt può essere il jolly di Gattuso
Nello sfortunato esordio in campionato del Milan contro il Napoli, nemmeno dai nuovi acquisti portati dal nuovo direttore dell'area tecnica Leonardo è arrivata la spinta necessaria per evitare una sconfitta che ha aperto immediatamente le prime riflessioni sul valore della squadra rossonera. Molto negativo l'impatto sulla partita dell'ex Chelsea Tiemoué Bakayoko, mandato in campo al posto di Biglia nel momento più complicato del match, difficile da giudicare la prestazione di un Gonzalo Higuain mai messo nelle condizioni di risultare pericoloso. E così, con Reina e Castillejo confinati in panchina per tutti i 90 minuti, le note più incoraggianti arrivano dai 20 minuti di Diego Laxalt, uno che si candida al ruolo di possibile sorpresa della stagione.
TITOLARE CON LA ROMA? - Arrivato negli ultimi giorni del mercato per colmare la lacuna creata inaspettatamente dai problemi fisici accusati dal croato Strinic, l'ex giocatore del Genoa si candida a un ruolo che va oltre la semplice alternativa di Ricardo Rodriguez sulla fascia sinistra. Già venerdì sera contro la Roma, il nazionale uruguaiano potrebbe insidiare la titolarità dello svizzero, autore di una prova senza particolari sbavature fino alla distrazione (in compartecipazione con Calabria) che ha portato al gol decisivo di Mertens. Ma la duttilità che Laxalt ha mostrato nelle sue 5 stagioni italiane può rivelarsi la vera arma in più di Gattuso, un ventaglio di varianti tattiche che possono rendere maggiormente imprevedibile il gioco del Milan.
JOLLY LAXALT - Nel Defensor Sporting e con le nazionali giovanili dell'Uruguay, in particolare con l'Under 20 che nel 2013 chiude al secondo posto il Mondiale vinto dalla Francia di Pogba, Laxalt giocava da interno in un centrocampo a tre, tanto da essere ribattezzato il "nuovo Davids" per l'aggressività che metteva in campo. Una posizione in campo che ad oggi nell'undici di Gattuso viene occupata da un giocatore ritenuto imprescindibile come Bonaventura e che in alternativa prevede l'utilizzo di Bakayoko. Rispetto a questi giocatori, l'ex genoano garantirebbe un dinamismo maggiore e una capacità maggiore di attaccare la profondità. C'è poi la terza via, già perlustrata dall'allenatore rossonero, quella di sfruttare la facilità di corsa e il buon piede del nuovo numero 93 in posizione più avanzata, da esterno offensivo alternativo a Calhanoglu. Nel finale del match del "San Paolo", proprio da una sua iniziativa, è arrivato l'unico tentativo verso la porta del Pipita. Arrivato quasi "per caso", il Milan è pronto a scoprire il jolly Laxalt.
TITOLARE CON LA ROMA? - Arrivato negli ultimi giorni del mercato per colmare la lacuna creata inaspettatamente dai problemi fisici accusati dal croato Strinic, l'ex giocatore del Genoa si candida a un ruolo che va oltre la semplice alternativa di Ricardo Rodriguez sulla fascia sinistra. Già venerdì sera contro la Roma, il nazionale uruguaiano potrebbe insidiare la titolarità dello svizzero, autore di una prova senza particolari sbavature fino alla distrazione (in compartecipazione con Calabria) che ha portato al gol decisivo di Mertens. Ma la duttilità che Laxalt ha mostrato nelle sue 5 stagioni italiane può rivelarsi la vera arma in più di Gattuso, un ventaglio di varianti tattiche che possono rendere maggiormente imprevedibile il gioco del Milan.
JOLLY LAXALT - Nel Defensor Sporting e con le nazionali giovanili dell'Uruguay, in particolare con l'Under 20 che nel 2013 chiude al secondo posto il Mondiale vinto dalla Francia di Pogba, Laxalt giocava da interno in un centrocampo a tre, tanto da essere ribattezzato il "nuovo Davids" per l'aggressività che metteva in campo. Una posizione in campo che ad oggi nell'undici di Gattuso viene occupata da un giocatore ritenuto imprescindibile come Bonaventura e che in alternativa prevede l'utilizzo di Bakayoko. Rispetto a questi giocatori, l'ex genoano garantirebbe un dinamismo maggiore e una capacità maggiore di attaccare la profondità. C'è poi la terza via, già perlustrata dall'allenatore rossonero, quella di sfruttare la facilità di corsa e il buon piede del nuovo numero 93 in posizione più avanzata, da esterno offensivo alternativo a Calhanoglu. Nel finale del match del "San Paolo", proprio da una sua iniziativa, è arrivato l'unico tentativo verso la porta del Pipita. Arrivato quasi "per caso", il Milan è pronto a scoprire il jolly Laxalt.