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  • Non solo Simeone, a Bologna si è accesa anche la stella di Ninkovic

    Non solo Simeone, a Bologna si è accesa anche la stella di Ninkovic

    • Marco Tripodi
    Non solo Giovanni Simeone. La vittoriosa trasferta di ieri a Bologna ha messo in luce tra le fila del Genoa un altro interessante volto nuovo, anch'egli ventunenne: quello di Nìkola Nìnkovic.

    Subentrato a Gakpé al 72', facendo il suo esordio con la maglia del Grifone, al giovane talento serbo sono bastati cinque giri d'orologio per rendersi protagonista. Dai suoi piedi è infatti nata l'azione decisiva dell'incontro. Dopo aver conquistato un pallone nella propria metà campo, il 99 rossoblu ha trovato il varco giusto per lanciare in velocità Laxalt, il quale ha poi a sua volta fornito l'assist vincente per il Cholito.

    Aldilà della bella giocata ha però convinto soprattutto la determinazione e la mentalità vincente che l'ex Partizan ha sfoderato al momento in cui mister Juric ha deciso che era finalmente giunto il suo momento. Lo stesso tecnico croato a fine gara ha riconosciuto i meriti del ragazzo: “E' stato fondamentale per noi oggi – si è sbilanciato l'allenatore rossoblu - Ci ha dato la qualità che ci serviva in mezzo al campo e negli ultimi venti metri. Avevamo troppa frenesia e nonostante la superiorità numerica non arrivavamo al tiro. Con lui invece è andata decisamente meglio. Ha indubbie qualità e penso che in questa settimana abbia lavorato come mai aveva fatto prima. Finalmente ha tirato fuori l'orgoglio che volevo da lui”.

    E pensare che nei giorni che hanno preceduto il viaggio in Emilia le parole di Juric su di lui non erano state altrettanto dolci: “Si è presentato male – aveva detto il mister a chi gli chiedeva se Ninko avrebbe potuto giocare titolare a Bologna vista l'emergenza in attacco - Ha avuto un infortunio e si è curato giustamente a casa, ma poi è arrivato in condizioni in cui un giocatore non deve presentarsi. Il talento c’è, ma ora voglio vederlo all'opera dopo un mese di duro lavoro”. 

    Il tecnico croato è uno che la sa lunga e quando apre bocca non lo fa solamente per accontentare i cronisti. Quelle parole, che alcuni lì per lì giudicarono ingenerose per un ragazzo poco più che ventenne, dovevano fungere da pungolo nei confronti del serbo. Ed evidentemente tali sono state.

    Ninkovic, giunto a Genova lo scorso gennaio ma girato per sei mesi in prestito al Chievo dove però ha disputato un solo spezzone di gara, ora è pronto a conquistare il suo nuovo pubblico. E chi teme che gli elogi possano fargli girare la testa, si ricordi che lì in panchina c'è un uomo pronto a riportarlo sulla terra con poche ma studiate parole.

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