Le società di calcio collaborano e si definiscono tranquille in merito all'indagine coordinata dalla Procura di Milano, in collaborazione con la Guardia di Finanza, su diverse operazioni di compravendita di calciatori e riguardanti pure alcuni allenatori condotte dai noti procuratori Pietro Chiodi e Fali Ramadani, accusati di evasione fiscale, vari reati finanziari e di riciclaggio di denaro. Nella giornata di ieri, le Fiamme Gialle hanno raccolto diversi documenti e molto materiali riguardante le principali operazioni di calciomercato che hanno visto come protagonista la Lian Spors Limited, l'agenzia di proprietà di Ramadani, che secondo Forbes gestisce un portafoglio di 777 milioni di dollari e ha portato provvigioni per 78 milioni, classificandosi al terzo posto a livello internazionale.
SOTTO OSSERVAZIONE - Le accuse mosse agli indagati si riferiscono in particolare ai movimenti sospetti delle società della galassia Lian, con sede fiscale a Malta, in Irlanda, Croazia e Bulgaria ma poi operanti in Italia a tutti gli effetti. E così nel mirino degli inquirenti sono finite diverse operazioni di mercato riguardanti protagonisti del nostro calcio. Secondo quanto raccolto da Il Corriere della Sera, non solo la cessione di Pjanic dalla Juventus al Barcellona e il trasferimento dalla Fiorentina in bianconero di Federico Chiesa: per esempio, il Napoli ha dovuto fornire gli atti relativi all'acquisto di Koulibaly dal Genk nel 2014 e alla risoluzione del contratto con Sarri nel 2018, mentre all'Inter sono stati chiesti approfondimenti in merito al rinnovo del portiere e capitano Samir Handanovic. Sotto osservazione pure il prestito di Kalinic alla Roma, l'approdo al Milan di Rebic e del giovane attaccante Butic (oggi a Pordenone) al Torino nel 2018. Per finire con gli affari Kalinic-Verona e Simic-Spal.