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Non solo Osimhen, il Napoli di Spalletti è la migliore italiana tra Europa League e Champions!
Ottimo forse, giusto no. Il Napoli avrebbe dovuto vincere nettamente questa partita e per capire che è andata proprio così basta riportare questi dati. Gol: 2 per il Leicester, 2 per il Napoli. Occasioni da gol: 2 per il Leicester, 8 per il Napoli, quattro volte tanto. Tiri in porta: 7 per il Leicester, 22 per il Napoli, più di tre volte tanto. E mettiamoci pure i calci d’angolo: 2 per il Leicester, 8 per il Napoli, quattro volte tanto. La sconfitta sarebbe stata ampiamente immeritata dopo una partita in cui la squadra di Spalletti ha dato una fantastica dimostrazione di forza, personalità e qualità, ma non certo di concretezza., però nemmeno il pari rende giustizia a un Napoli che è stato superiore al Leicester e che, tolto il primo quarto d’ora, lo ha dominato in ogni zona del campo.
AVVIO INGLESE. La squadra di Spalletti ha impiegato 15' per capire la partita e l’avversario col suo doppio gioco, ora di palleggio (poco per la verità), ora di verticalizzazione a cento all’ora. Un quarto d’ora per subire il gol del Leicester, esattamente al 9', con una di quelle ripartenze che dalla stagione leggendaria di Claudio Ranieri a oggi hanno caratterizzato la squadra inglese. Lancio lungo di Koulibaly per Malcuit intercettato da Bertrand, che ha fatto partire Barnes come una scheggia, Anguissa non ha retto il suo strappo, scambio con Daka, cross di Barnes da sinistra sul secondo palo dove era appostato Perez, non seguito da Zielinski come invece avrebbe dovuto, tocco di sinistro al volo e Leicester in avanti.
INTORNO A FABIAN RUIZ. Il Napoli non ha accusato il colpo e si è messo a giocare bene e con personalità. Le fonti della manovra inglese sono state quasi tutte neutralizzate, Insigne creava pericoli a sinistri, anche se non aveva l’appoggio di Di Lorenzo, schierato su quella fascia per l’assenza di Mario Rui e indotto a stare dietro, ma soprattutto era un maestoso Fabian Ruiz a guidare la squadra. Mancava un po’ la qualità di Zielinski e mancava del tutto l’apporto di Lozano che si sarebbe affacciato in partita solo nel finale del primo tempo.
6 PALLE-GOL DEL NAPOLI IN 25'. La squadra di Spalletti è diventata pericolosa intorno al 20' e fino al 45' ha messo a soqquadro la difesa del Leicester, incapace di frenare l’irruenza, ma anche la tecnica dei napoletani che in quei 25' hanno creato la bellezza di 6 palle-gol, sfruttando anche la velocità di Osimhen, fenomenale nel creare i pericoli, prima di esplodere anche sotto rete nella ripresa. La prima è capitata proprio al nigeriano: sinistro dal limite, impreciso; la seconda a Malcuit (un interno destro morbido e superficiale dopo un assist di Osimhen); la terza, quella più clamorosa, a Zielinski, dopo un altro gioiello del centravanti nigeriano, con salvataggio sulla linea di Castagne e Schmeichel; la quarta a Insigne, tiro a mezzo metro dal palo dopo gli sviluppi di un angolo; la quinta a Osimhen, tiro alto dopo un tocco di Zielinski; la sesta a Lozano con un colpo di testa a tre metri dalla linea di porta respinto da Schmeichel su cross di Malcuit. Per capire che razza di primo tempo stava giocando il Napoli è sufficiente un dato statistico: i tiri verso la porta erano già 15 a 5 per la squadra di Spalletti. Ma troppi errori, troppo spreco in una partita in cui il Napoli stava mettendo in crisi il Leicester.
LA PREOCCUPAZIONE DI ROGERS. La velocità di Osimhen di fronte alla lentezza di Evans ha indotto Rogers a inizio ripresa a inserire al centro della difesa il turco Söyüncü al posto dell’irlandese (ma non sarà una mossa felice...). Ha messo anche Tielemans (fuori Perez) per cercare di equilibrare il centrocampo finito in sofferenza e per controllare da vicino Fabian Ruiz. Ma nonostante i cambi, il secondo tempo è iniziato come era finito il primo, col dominio del Napoli. Lozano ha avuto un’altra buona occasione però non ha saputo sfruttarla. E mentre la squadra di Spalletti continuava a sbagliare tutto quello che non era possibile sbagliare, il Leicester con la seconda occasione ha segnato il secondo gol con Daka (difesa azzurra messa male): per fortuna del Napoli, dal Var è emerso il fuorigioco dell’attaccante zambiano.
UN FULMINE LA RIPARTENZA INGLESE. Superato lo spavento, il tecnico di Certaldo ha tolto Zielinski e Lozano per far entrare Elmas e Politano (questa invece è stata una mossa azzeccata). Il Napoli si è fatto prendere dalla frenesia e si è dimenticato come aveva preso il primo gol, si è dimenticato che al Leicester non puoi concedere campo. Di Lorenzo ha sbagliato un passaggio appena superata la linea di metà campo, il contropiede degli inglesi è stato ancora una volta una saetta. Palla da Daka a Barnes, Malcuit ha cercato di rimontare ma l’attaccante inglese ha scaricato un diagonale di sinistro sul secondo palo. Ospina non poteva farci niente.
I GUIZZI DI OSIMHEN. Ma il Napoli era vivo e, come era successo dopo il primo gol, è ripartito in attacco e ha presto dimezzato lo svantaggio con un’azione da applausi, tutta a un tocco: Osimhen, Insigne, Elmas, Insigne, Osimhen, pallonetto di punta su Schmeichel in uscita. A 20' dalla fine la partita era riaperta ed era il momento del nigeriano. I penultimi cambi dei due allenatori sono stato ispirati alla qualità, Ounas (per Insigne) e Maddison (per Soumaré). Con gli ultimi, invece, Spalletti ha tentato la via del fisico, con Petagna e Juan Jesus e col doppio centravanti. A tre dalla fine il Napoli ha agguantato il pareggio strameritato con la sua ventunesima conclusione: cross di Politano da destra, testa di Osimhen, Söyüncü annientato sullo stacco e palla in rete. In pieno recupero secondo giallo per Ndidi, il Napoli ci ha provato fino all’ultimo secondo dei 5' di recupero. E’ stato un Napoli grandissimo, come gioco la migliore delle italiane in questa 48 ore di Coppe europee.
Leicester-Napoli 2-2
Marcatori: 9' p.t. Ayoze Perez (L), 19' s.t. Barnes (L), 24' s.t. 42' s.t. Osimhen (N).
Assist: 9' p.t. Barnes (L), 19' s.t. Iheanacho (L), 24' s.t. Fabián Ruiz (N), 42' s.t. Politano (N).
Leicester (4-2-3-1): Schmeichel; Castagne, Evans (1' s.t. Soyuncu), Vestergaard, Bertrand; Soumaré (33' s.t. Maddison), Ndidi; Ayoze Perez (1' s.t. Tielemans), Daka, Barnes; Iheanacho (43' s.t. Vardy). All. Rodgers.
Napoli (4-3-3): Ospina; Malcuit (39' s.t. Jesus), Rrahmani, Koulibaly, Di Lorenzo; Anguissa (39' s.t. Petagna), Fabián Ruiz, Zielinski (19' s.t. Elmas); Lozano (19' s.t. Politano), Osimhen, Insigne (29' s.t. Ounas). All. Spalletti.
Arbitro: Tiago Martins (Portogallo).
Ammoniti: 21' p.t. Ndidi (L), 32' p.t. Soumaré (L), 33' p.t. Di Lorenzo (N), 8' s.t. Vestergaard (L), 31' s.t. Soyuncu (L), 48' s.t. Ndidi (L), 49' s.t. Rrahmani (N).
Espulsi: 48' s.t. Ndidi (L).