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    Non solo Gigio, anche la famiglia Donnarumma deve dire cosa vuole

    Non solo Gigio, anche la famiglia Donnarumma deve dire cosa vuole

    • Federico Zanon
    Un vortice di polemiche, cinque mesi dopo. Il rinnovo fino al 2021 sembrava aver messo la parola fine alle voci sul futuro di Donnarumma, quanto successo nell'ultima settimana, al di là di quelle che sono le smentite ufficiali del Milan, hanno rimesso il portiere classe 1999 sul mercato. Dove giocherà Gigio il prossimo anno? La domanda non ha una risposta certa perchè al momento la situazione è tutt'altro che chiara. In questi giorni di indiscrezioni, che hanno toccato ogni tipo di sfera, dall'interesse della Juventus alla chiamata del Paris Saint-Germain, passando dalla presunta necessità da parte del Milan di vendere per ragioni strettamente legate al no della Uefa al voluntary agreement, sono arrivate le dichiarazioni da parte dell'entourage del giocatore, ovvero Mino Raiola, del direttore sportivo del Milan Mirabelli e dei tifosi, con uno striscione molto duro prima di Milan-Verona di Coppa Italia, mancano però quelle del direttore interessato e di chi ha un ruolo fondamentale nella sua vita, ovvero la famiglia. 

    DURO CONFRONTO - Gigio, in realtà, qualcosa ha detto, affidando a Instagram il suo pensiero ("Non ho mai detto né scritto di aver subito violenza morale quando ho firmato il contratto. Nonostante tutto guardo avanti e testa alla prossima partita. Forza Milan!") parole che però non chiudono nessuna porta all'addio. Donnarumma non ha detto pubblicamente "Resto al Milan", così come non hai mai espresso una preferenza tra il suo agente e il Milan.  Attende, cercando di non commettere scivoloni, né da una parte né dall'altra. Più o meno quello che sta facendo la famiglia, della quale non si conosce la posizione. Come riporta Metropolis, quotidiano di Castellammare di Stabia, nella notte tra mercoledì e giovedì c'è stato subito un acceso confronto tra i parenti di Donnarumma ed Enzo Raiola, cugino di Mino. L'agente italo-olandese è accusato di essere il responsabile della contestazione subita da Gigio, perchè, secondo la famiglia del 99, avrebbe sbagliato tempi e modi per quella mail inviata al Milan. I famigliari si sono spinti oltre, chiedendo a Gianluigi di assumersi le proprie responsabilità, cominciare a parlare e spiegare, soprattutto, quali sono le sue intenzioni per il futuro.

    TOCCA AL PAPA' - Di fatto la famiglia, soprattutto il papà Alfonso, ha chiesto a Gigio di esporsi, di dire cosa vuole, ma secondo quanto appreso da Calciomercato.com il signor Donnarumma è ancora molto legato a Enzo Raiola. E lui, insomma, il primo che deve decidere cosa fare. Per aiutare il figlio a prendere una decisione fondamentale per la sua carriera.

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