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Non solo Chelsea e PSG: da Uefa e Fifa possibili sanzioni per molti top-club
PSG, CITY E IL FAIR PLAY - Il caso più eclatante è ovviamente quello del Paris Saint Germain che nel 2014 riuscì a bypassare la potenziale esclusione dalla Champions grazie ad un accordo che riduceva di molto, ma non abbastanza da ritenerlo un valore congruo, la sponsorizzazione con l'ente del turismo del Qatar. Gianni Infantino oggi presidente della FIFA, allora da uomo Uefa trattò con il patron Al Khelaifi giungendo all'accordo che salvò il club parigino. Accordi trovati nella stessa sessione anche con l'altro club di proprietà araba, il Manchester City. Secondo quanto riportato da Marca in Spagna oggi la Uefa sta riaprendo quel fascicolo e potrebbe presto arrivare alla decisione di escludere almeno il PSG dalla Champions.
INTER, MILAN E ROMA - L'obiettivo della Uefa è quello di rivedere gran parte degli accordi sottoscritti in tema Fair Play Finanziario e questo potrebbe coinvolgere anche Inter e Roma, i due club sanzionati nel corso della stagione 2014/15 con cui fu stretto un accordo di Settlement Agreement. Secondo quanto riportato da Panorama proprio la disparità di trattamento avuta lo scorso anno dal Milan potrà essere la base della tesi difensiva del club rossonero che con la Uefa dovrà trattare nei prossimi mesi.
LA FIFA CONTRO IL CHELSEA E NON SOLO - Se per la Uefa il problema riguarda il Fair Play Finanziario, per la Fifa la questione si sposta sul tesseramento di giovani minorenni extracomunitari che già aveva colpito Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona con il blocco per due sessioni del mercato. Il Chelsea è sotto accusa per l'acquisto del 15enne Bertrand Traorè (oggi al Lione) (LEGGI QUI) e rischia lo stop sul mercato per 4 sessioni (2 interi anni) consecutive, ma secondo il The Guardian altri 4 top club saranno presto coinvolti con le stesse accuse. Uno su tutti? Ancora il Manchester City. Per l'elite del calcio europeo sono in arrivo tempi bui.
