AS Roma via Getty Images
Lazio, è Guerrieri il portiere del futuro
C'è un Lazio che diverte e sta creando le premesse per vincere, quella allenata da Stefano Pioli in finale di Coppa Italia e in corsa per il secondo posto, e una che l'abitudine ad alzare trofei ormai l'ha fatta da qualche a questa parte e sembra non aver più voglia di fermarsi. Parliamo della formazione Primavera di Simone Inzaghi, che ieri all'Olimpico, contro la Roma, ha sollevato al cielo la seconda Coppa Italia consecutiva, dopo la Supercoppa dello scorso ottobre e il campionato nel 2013, quando la squadra era allenata da Alberto Bollini. Dimostrazione lampante di come, oltre all'ottimo lavoro svolto dai più stretti collaboratori del presidente Lotito, a partire dal ds Tare, anche il settore giovanile biancoceleste sta portando avanti un programma del quale iniziano a vedersi i frutti.
GENERAZIONE DI FENOMENI - L'idea del club capitolino è quella di seguire la strada intrapresa col promettente centrocampista classe '95 Danilo Cataldi, promosso senza troppe remore in prima squadra da un allenatore attento e competente come Stefano Pioli, e crescere al proprio interno i giocatori del futuro. Il mattatore della finale di ritorno di Coppa Italia è stato il trequartista australiano Christopher Oikonomidis, ma tra i grandi protagonisti di questo ciclo trionfale c'è anche un talento autentico "made in Formello". Parliamo del portiere classe 1996 Guido Guerrieri, considerato da più parti come uno dei migliori estremi difensori della sua età a livello europeo. 18 anni, come l'enfant prodige dell'Udinese Simone Scuffet o il collega giallorosso e figlio d'arte Gabriele Marchegiani, a dimostrazione di come la scuola dei portieri resti un'eccellenza tipicamente nostrana. Un numero 1 nato a Roma, laziale da sempre ed entrato a far parte della cantera della sua squadra del cuore fin dalla categoria Primi Calci e stabilmente inserito in ambito Nazionale nelle formazioni Under 17 e Under 19.
PORTIERE COMPLETO - Guerrieri è un ragazzone di 187 cm di altezza, fisicamente molto strutturato, che fa della reattività e della sicurezza le sue qualità principali. Abile nelle uscite, sia alte che basse, è un portiere che se la cava bene quando si tratta di neutralizzare i rigori degli avversari, come dimostra la respinta al romanista Verde nel primo atto della Coppa Italia (prima che il giocatore giallorosso ribadisse la palla in rete). In casa Lazio ci tengono a sottolinearne il carattere mite e la sua estrema umiltà, il che non deve essere frainteso a proposito del suo lavoro tra i pali; sa farsi rispettare dai propri compagni e sa alzare i decibel al momento giusto quando si stratta di strigliare e guidare la sua difesa.
CARRIERA DA PREDESTINATO - Il valore internazionale di Guerrieri è talmente riconosciuto che, a fine 2013, è stato convocato insieme ad altri 19 aspiranti portieri nati nel '96 e nel 97' a Doha, per rappresentare il nostro Paese al "First Elire Goalkeeper Summit", evento organizzato da un'istituzione importante come l'Aspire Academy e dalla Fondazione Iker Casillas. In quell'occasione, ha stupito tutti gli addetti ai lavori classificandosi al quinto posto al termine di una sfida nella quale si misuravano attraverso diverse prove le qualità dei partecipanti. Alla Lazio ci hanno messo ancora meno ad accorgersi delle sue doti, visto che ormai da 2 anni fa parte del giro della Prima Squadra e anche in questa stagione è stato portato in panchina 6 volte in Serie A e 2 in Coppa Italia. E' legato ai biancocelesti fino a giugno 2018 e in passato è stato accostato anche al Manchester United, ma il club crede molto in lui, che sogna (anche da tifoso) di prendere il posto un giorno di un riferimento come Marchetti e succedere nella grande tradizione dei portieri della Lazio, da Martina, a Orsi, passando per Marchegiani e Peruzzi.
Andrea Distaso
@AndreaDista83
GENERAZIONE DI FENOMENI - L'idea del club capitolino è quella di seguire la strada intrapresa col promettente centrocampista classe '95 Danilo Cataldi, promosso senza troppe remore in prima squadra da un allenatore attento e competente come Stefano Pioli, e crescere al proprio interno i giocatori del futuro. Il mattatore della finale di ritorno di Coppa Italia è stato il trequartista australiano Christopher Oikonomidis, ma tra i grandi protagonisti di questo ciclo trionfale c'è anche un talento autentico "made in Formello". Parliamo del portiere classe 1996 Guido Guerrieri, considerato da più parti come uno dei migliori estremi difensori della sua età a livello europeo. 18 anni, come l'enfant prodige dell'Udinese Simone Scuffet o il collega giallorosso e figlio d'arte Gabriele Marchegiani, a dimostrazione di come la scuola dei portieri resti un'eccellenza tipicamente nostrana. Un numero 1 nato a Roma, laziale da sempre ed entrato a far parte della cantera della sua squadra del cuore fin dalla categoria Primi Calci e stabilmente inserito in ambito Nazionale nelle formazioni Under 17 e Under 19.
PORTIERE COMPLETO - Guerrieri è un ragazzone di 187 cm di altezza, fisicamente molto strutturato, che fa della reattività e della sicurezza le sue qualità principali. Abile nelle uscite, sia alte che basse, è un portiere che se la cava bene quando si tratta di neutralizzare i rigori degli avversari, come dimostra la respinta al romanista Verde nel primo atto della Coppa Italia (prima che il giocatore giallorosso ribadisse la palla in rete). In casa Lazio ci tengono a sottolinearne il carattere mite e la sua estrema umiltà, il che non deve essere frainteso a proposito del suo lavoro tra i pali; sa farsi rispettare dai propri compagni e sa alzare i decibel al momento giusto quando si stratta di strigliare e guidare la sua difesa.
CARRIERA DA PREDESTINATO - Il valore internazionale di Guerrieri è talmente riconosciuto che, a fine 2013, è stato convocato insieme ad altri 19 aspiranti portieri nati nel '96 e nel 97' a Doha, per rappresentare il nostro Paese al "First Elire Goalkeeper Summit", evento organizzato da un'istituzione importante come l'Aspire Academy e dalla Fondazione Iker Casillas. In quell'occasione, ha stupito tutti gli addetti ai lavori classificandosi al quinto posto al termine di una sfida nella quale si misuravano attraverso diverse prove le qualità dei partecipanti. Alla Lazio ci hanno messo ancora meno ad accorgersi delle sue doti, visto che ormai da 2 anni fa parte del giro della Prima Squadra e anche in questa stagione è stato portato in panchina 6 volte in Serie A e 2 in Coppa Italia. E' legato ai biancocelesti fino a giugno 2018 e in passato è stato accostato anche al Manchester United, ma il club crede molto in lui, che sogna (anche da tifoso) di prendere il posto un giorno di un riferimento come Marchetti e succedere nella grande tradizione dei portieri della Lazio, da Martina, a Orsi, passando per Marchegiani e Peruzzi.
Andrea Distaso
@AndreaDista83